I comuni della Campania virtuosi premiati con le Spighe Verdi

L'ambito premio si assegna a comuni che si adoperano per uno sviluppo rurale del territorio

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La parola borgo, che deriva dal latino, stava ad indicare prima una fortezza poi paese popolato, di solito di piccole dimensioni. In Campania ce n’è per tutti i gusti. Ci sono quelli medievali che si sono sviluppati intorno ad un castello. Ci sono poi quelli con vista mozzafiato sul mare. Infine altri che sono immersi nel verde. Qualunque sia il posto dove sono ubicati, ci sono aspetti che li accomuna tutti. In ognuno di essi il ritmo della vita è regolare e il tempo trascorre a rilento. Le tradizioni sono consolidate e si tramandano da secoli, ne è un esempio l’arte culinaria legata indissolubilmente al patrimonio rurale. Ecco la lista dei comuni premiati con le Spighe Verdi.

Il premio Spighe Verdi

L’ambito riconoscimento viene assegnato dalla Fee Italia (Foundation for environmental education) e Confagricoltura. Quelle che in pratica assegnano le Bandiera Blu. Spighe Verdi spinge a valorizzare il patrimonio rurale, pieno di risorse naturali e culturali anche in ottica occupazionale. Per raggiungere il massimo dal progetto, occorrono due elementi essenziali: la volontà dei comuni di avviare il processo di miglioramento e il coinvolgimento delle comunità e delle imprese, in particolare di quelle agricole. Fondamentali anche i contributi di diversi Enti istituzionali. Gli indicatori analizzati per l’assegnazione del premio sono: la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di prodotti tipici, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano, l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

I comuni campani virtuosi

L’ambito riconoscimento assegnato dalla Fee Italia (Foundation for environmental education) e Confagricoltura è stato consegnato a cinque località della Campania. Agropoli, Ascea, Capaccio Paestum, Massa Lubrense e Positano. Ben tre località su 5 sono situate in quella splendida terra chiamata Cilento. Una delle zone più belle della Campania che merita una visita, sia nell’entroterra che sulla costa. È completamente compreso nella provincia di Salerno. Gran parte del territorio si trova all’interno del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, pensato per preservare il ricco patrimonio naturale della regione. Patrimonio dell’UNESCO, l’area cela spiagge segrete, scogliere, borghi e importanti resti archeologici. Il Cilento infine è anche gastronomia.

  • Agropoli:

Grazie al suo mare blu e al suo bellissimo borgo, Agropoli è uno dei paesi più rinomati del Cilento. Al centro storico si possono vedere ancora le vecchie mura nonché il portale del XVII secolo. I piatti tipici sono preparati coi buonissimi prodotti locali. In primis la mozzarella.

Foto pixbay
  • Ascea

Una delle località cilentane più gettonate in estate. Non è solo mare però, i resti di Velia testimoniano della presenza dei greci. Anche qui i prodotti tipici sono legati fortemente al territorio: fagioli, lenticchie, ceci e fave. Un’altra caratteristica del territorio è la produzione di miele.

Foto shutterstock
  • Capaccio Paestum

L’antica Poseidonia è una delle perle del Cilento, ricca non solo di storia ma anche di tantissime cose da mangiare, come la famosa mozzarella di bufala o il carciofo IGP. Mare e spiagge non sono da meno. Se appartieni alla schiera di coloro che desiderano una vacanza in grado di conciliare svago e cultura, hai individuato il luogo giusto, Paestum ne è infatti un concentrato.

Foto Ciro Arno
  • Positano

Cos’altro scrivere di questa perla della costiera amalfitana che non sia già stato scritto. Il suo insediamento, unico nel suo genere perché costruito su asse verticale, si inerpica sui Monti Lattari. Senza dimenticare il suo mare azzurro intenso. Il territorio e il mare offrono tantissimo da “mettere” a tavola. Tra le tante cose come non ricordare i famosi limoni.

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  • Massa Lubrense

L’unico comune tra quelli premiati che non si trova in provincia di Salerno. Conosciuta anche come la “terra delle Sirene”, Massa Lubrense è una perla della penisola sorrentina, visitata ogni anno da migliaia di turisti. I punti di forza sono sicuramente le sue spiagge, il mare, i panorami mozzafiato ed un territorio ricco di storia ma che offre tantissime cose da mangiare.

Foto shutterstock

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