Roccagloriosa:un bellissimo borgo nel Cilento
Le origine antichissime di una cittadina tra le più importanti di quel periodo
Il Cilento è una delle zone più belle della Campania e merita una visita, sia nell’entroterra che sulla costa. È completamente compreso nella provincia di Salerno. Gran parte del territorio si trova all’interno del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, pensato per preservare il ricco patrimonio naturale della regione. Patrimonio dell’UNESCO, l’area cela spiagge segrete, scogliere, villaggi di pescatori, importanti resti archeologici e borghi medievali come Roccagloriosa.
Le antiche origini di Roccagloriosa
Si tratta di una cittadina antichissima tra le più importanti del medioevo nella bellissima zona del Cilento, una delle zone più belle della Campania. Patrimonio dell’UNESCO, l’area cela spiagge segrete, scogliere, villaggi di pescatori, importanti resti archeologici e borghi medievali. Le sue origini sono antichissime, ruderi di una casa e una tomba(con uno sfarzoso corredo e due vasi) dimostrano che i primi insediamenti risalgono al V secolo a.C. La prosperità economica del posto è certificata dal rinvenimento di manufatti d’alta oreficeria. Si tratta di bracciali, anelli, collane e pregiati esemplari di ceramica dipinta a figure rosse che indicano i rapporti economici e culturali tenuti con altri centri.
La crescita dell’insediamento
Nel secolo successivo si ebbe un’importante espansione, dimostrata da resti in località “Vauzi” disposti alla maniera della Magna Grecia. Nel III secolo a.C si schierò a fianco di Annibale nella lotta contro Roma. Una colonia latina fondata a Paestum ne sancì la fine. A causa di diverse invasioni, fu più volte distrutta nel corso della sua storia (dai Bizantini nel 550 d.C., dai Normanni nel 1100, dagli Aragonesi e Angioini nel 1330, dai Mori nel 1600 ed infine dai Borboni nel 1800).
Roccagloriosa Medievale
La storia di questo borgo è antichissima. Ci sono testimonianze della presenza dell’uomo che risalgono al V secolo a.C. La cittadina dall’aspetto attuale era tra le più importanti del medioevo nel territorio cilentano. Come tutte le città di quel periodo, fu costruita intorno al castello che aveva accanto una cappella in onore della Vergine Gloriosa dalla quale la cittadina prende il nome e si trova su uno sperone roccioso. Negli anni si susseguirono insediamenti da parte di soldati bulgari e i Sanseverino, nel frattempo si costruì un monastero. La città è stata vittima anche di saccheggi, distruzioni, incendi
La sua conformazione
Come tutte le città di quel periodo, fu costruita intorno al castello. Il centro storico è particolare e pittoresco. Presenta strade tortuose e scalinate, sotterranei di case incavate nella roccia, muri che fungono da sostegno e recinzione degli orti musulmani. La posizione del castello, la chiesa, i palazzi e tutto l’arredo della città(fontane, cornici ecc.) dimostrano quanto il borgo fosse ricco e caratteristico proprio della zona cilentana. Di grande interesse è la necropoli etrusca posta fuori l’insediamento. Nelle campagne limitrofe è possibile trovare dei resti di ville dell’epoca imperiale a sancire anche il notevole aspetto agricolo dell’area.

L’aspetto culinario
La cucina è il posto in cui si custodiscono secoli di storia e origini di ricette tramandate da generazioni. Tra i fornelli si incontrano le tradizioni, si sposano i sapori più svariati ma soprattutto si narrano storie di piatti che, con sufficienza, diamo per scontati. Ogni specialità, aggiunge qualcosa del proprio territorio e lo rappresenta. La zona del Cilento rappresenta una sintesi di tutto ciò. Non mancano le pizze(che è un simbolo italiano e campano in particolare), che rappresentano un’ampia fetta della cultura locale. Particolare quella croccante condita alla cilentana, (sugo di pomodorini e caciocavallo). Altri ingredienti tipici del territorio sono sua maestà la mozzarella e il carciofo di Paestum. Da non perdere la Sagra della salsiccia e del cavatiello, la vera star della manifestazione che si tiene ad agosto. Il cavatello è una tipica pasta fresca della zona lavorata a mano.