La leggenda della cappella di San Severo a Napoli, mito o realtà?
La maledizione del Principe Raimondo di Sangro: si dice che abbia lanciato una maledizione sugli studenti universitari, soprattutto quelli di medicina.
A Napoli, si sa, la scaramanzia è pane quotidiano. Ecco perché, se non si è ancora laureati, non si deve assolutamente visitare la cappella di San Severo.
La storia della maledizione
Secondo una leggenda nata decenni fa, si crede che il Principe San Severo abbia lanciato una maledizione sugli studenti di medicina. Stando alla leggenda la vista delle macchine anatomiche del principe e del Cristo Velato potevano compromettere il rigore scientifico e le competenze necessarie per continuare gli studi.
L’evoluzione della leggenda
Negli anni, la credenza si è estesa non solo agli studenti di medicina, ma anche a quelli di tutte le altre facoltà. Ovviamente, tutti gli universitari napoletani, molto scaramantici, evitano di entrare nella cappella per non incorrere nella maledizione del principe.
Curiosità sulla maledizione
Secondo la tradizione, ogni 3 ottobre, festa del dio greco della medicina Esculapio, lo studente di medicina deve recarsi nella cappella con in tasca il primo capitolo di anatomia, intitolato “Il Sistema Cardiocircolatorio”. Nonostante non ci siano certezze sull’effettiva veridicità della maledizione, tutti gli studenti napoletani, che siano di medicina o di altre facoltà, rispettano alla lettera questa tradizione. Perché, come si dice a Napoli, “Non è vero, ma ci credo”.