Il Castello Monteverde, antica eredità longobarda

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La Campania è ricca di antichi castelli, roccaforti di diversi periodi storici, soprattutto di epoca longobarda, costruiti a difesa della città. Sicuramente, tra i più conosciuti, troviamo il già citato castello di Avella e quello di Monteverde.

Territorio e storia

Monteverde è un comune di soli 771 abitanti, situato nell’Appennino campano, all’estremità orientale dell’Irpinia, in provincia di Avellino; il centro abitato si erge su di un’impervia altura situata a cavallo tra il torrente Osento e il fiume Ofanto.

Lo storico romano Tito Livio cita il villaggio sannita di Cominium Ocritum, toccato da Annone, generale di Annibale, durante la seconda guerra punica: grazie ad uno studio sulla battaglia di Aquilonia, questo villaggio fu identificato proprio con Monteverde.

Il nome Cominium sembra riferirsi alle località in cui venivano convocate le adunanze (comitia); probabilmente ne esisteva uno per ogni popolazione o tribù di lingua osca (sannita).

Il castello di Monteverde, edificato dai Longobardi, domina la valle attraversata dai due fiumi sopracitati e le prime notizie certe sulla sua esistenza si hanno da una pergamena risalente all’897, in cui si attesta che disponesse di un edificio fortificato. Delle  famiglie nobili che vi hanno dimorato, i Grimaldi di Monaco sono la principale, oltre, ovviamente, a quella che ha dato il nome all’edificio. Il castello, assieme al territorio di Monteverde e altri feudi, fu donato, nel 1532, dall’imperatore a Onorato I Grimaldi, principe di Monaco, in cambio della fedeltà sua e dei suoi successori. 

La struttura conserva ancora l’originaria forma trapezoidale che, nel corso dell’epoca medioevale, fu completata con l’aggiunta di quattro torri angolari,di cui due cilindriche e due quadrate. Fu anche successivamente restaurato, tra il XV e il XVI secolo, senza che comunque ne venisse modificato l’impianto originario. Di nuovo, fu ricostruito nel 1851, in seguito al terremoto che lo distrusse, senza alterarne la struttura aragonese, acquisita in seguito alle modifiche di epoca quattrocentesca. Sono ancora visibili le feritoie e le finestre rettangolari mentre, all’interno, si trova una cappella che conserva un altare, un’acquasantiera e alcuni affreschi.

La ristrutturazione recente del Castello comprende l’installazione del museo multimediale permanente MiGra, imperniato sul ruolo della donna nella civiltà contadina.

Dal 22 ottobre 2013, Monteverde è entrato ufficialmente a far parte de’ “I borghi più belli d’Italia“, un club che raccoglie piccoli centri italiani di spiccato interesse artistico e storico e, nell’edizione 2015 realizzata dal programma televisivo Kilimangiaro, si è classificato secondo.

 

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