Borgo storico di Cento Camerelle: Un Viaggio nel cuore archeologico dei Campi Flegrei

Si tratta di un sito archeologico di grande importanza situato a Bacoli. È un complesso di cisterne sotterranee risalente all'epoca romana.

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Il patrimonio storico e culturale della nostra regione è ricco di gemme nascoste. Tra queste spiccano luoghi affascinanti e ricchi di storia come il Borgo Storico di Cento Camerelle situato a Bacoli. Si tratta di un complesso di cisterne sotterranee risalente all’epoca romana. Sono costituite da due parti sovrapposte del tutto indipendenti. È ritenuta la struttura idraulica privata più significativa e imponente dell’antichità. Questa struttura, inizialmente parte integrante di una villa romana, era destinata a raccogliere e conservare l’acqua piovana che arrivava dalla collina grazie ad una serie di canali. L’acqua raccolta veniva poi immagazzinata nelle cisterne, che erano rivestite di malta per evitare che l’acqua si infiltrasse nel terreno.

Il contesto geografico

Il Borgo Storico di Cento Camerelle si trova nel comune di Bacoli, sulla costa occidentale dei Campi Flegrei. In epoca romana, questa zona era molto importante dal punto di vista strategico e commerciale. Bacoli, infatti, era un importante porto militare e commerciale e la vicina Cuma era una delle più antiche città della Campania. L’area in cui si trova il sito archeologico era probabilmente già abitata in epoca preromana. In epoca romana, invece, la zona fu oggetto di un intenso sviluppo edilizio, come testimoniano i numerosi resti di ville e monumenti che sono stati rinvenuti in quest’area.

Storia delle cisterne

Le cisterne di Cento Camerelle sono un intricato complesso suddiviso in due parti indipendenti costruite in due fasi. La parte inferiore, risalente al I secolo a.C., presenta ambienti rettangolari scavati nella roccia di tufo. La parte superiore, del I secolo d.C., è caratterizzata da una maestosa cisterna circolare dal diametro di circa 20 metri costruita in opus reticulatum, una tecnica di costruzione romana che consiste nell’alternare mattoni quadrati e laterizi. Questa struttura, inizialmente parte integrante di una villa romana, era destinata a raccogliere e conservare l’acqua piovana che arrivava dalla collina grazie ad una serie di canali. L’acqua raccolta veniva poi immagazzinata nelle cisterne, che erano rivestite di malta per evitare che l’acqua si infiltrasse nel terreno.

La villa romana

La villa romana era probabilmente una grande villa di campagna. Oggi è ancora in parte sepolta sotto la collina ed è stata attribuita a Quinto Ortensio Ortali, un oratore e avvocato di tarda età repubblicana. La villa era probabilmente composta da un fabbricato principale, circondato da un giardino e da una serie di altri edifici minori. L’edificio principale era probabilmente una grande casa padronale, con un atrio, un peristilio(portico a colonne) e una serie di ambienti di servizio. Le cisterne erano fondamentali per la raccolta e la conservazione dell’acqua piovana, elemento cruciale per la vita quotidiana in un’epoca senza le tecnologie moderne. La villa vantava anche la presenza di peschiere, sebbene non fossero l’unico motivo di vanto di questa dimora.

Il recupero del sito archeologico

Nel XVI secolo, queste strutture erano conosciute nella tradizione letteraria con il nome di “Prigioni di Nerone”. Tale denominazione si deve sia all’articolato sistema di cunicoli del monumento sia all’intenzione di Nerone, il quale, come descritto da Tacito, ospitò qui sua madre prima di decretarne l’assassinio. Già durante l’epoca borbonica, il complesso fu soggetto a scavi mirati, condotti con l’obiettivo di collegare il pavimento della cisterna superiore ai cunicoli sottostanti, visibili esclusivamente dal lato rivolto al mare. Negli anni il sito archeologico di Cento Camerelle è stato oggetto di un lungo restauro completato solo nel 2016. Questo ha consentito di rimettere in luce le cisterne, che erano state in parte danneggiate dal bradisismo.

COME ARRIVARE

In auto: Tangenziale di Napoli – uscita Pozzuoli/Arco Felice direzione Bacoli.

Trasporti pubblici:

Da Napoli Montesanto Linea EAV Ferrovia Cumana (fermata Fusaro o Lucrino) + autobus EAV (fermata via Risorgimento-via Roma).

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