La bellezza di Paestum, l’antica Poseidonia
Paestum, localizzata nella parte orientale del golfo di Salerno, è un'antica città della Magna Grecia, oggi nota per i suoi templi e per il mare.
Paestum: una località che sembra trasportarti indietro nel tempo, all’epoca degli antichi Greci. In provincia di Salerno, ubicata nella Piana del Sele, è un’antica città della Magna Grecia, chiamata dai greci Poseidonia, come omaggio a Poseidone.
I motivi per visitarla sono davvero tanti
Il mare
Chi è interessato a trascorrere le vacanze in questo posto, sicuramente è attratto dalle acque del mare del Cilento, con la sua spiaggia lunga 15 km.
Una pineta si frammette tra la spiaggia e l’abitato ed è ottima per cercare un po’ d’ombra e frescura dal caldo dell’estate. Per chi volesse, può mangiare nei diversi punti attrezzati o pernottare nei campeggi all’interno della stessa. Svariati sono infatti i campeggi e i villaggi dove potersi rilassare stando a stretto contattato con la natura e avendo il mare a pochi passi.
Gli scavi
Per gli amanti della storia, dell’arte, dell’archeologia e della cultura, gli scavi di Paestum sono un vero toccasana per la mente e lo spirito.
ll Parco Archeologico di Paestum è molto grande ed è circondato da una cinta muraria. Al suo interno troviamo necropoli, santuari, un anfiteatro, un foro con comitium e tre templi.
L’importanza e la bellezza di questo posto sono confermati dal fatto che nel 1998, il sito archeologico è stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Fiori all’occhiello sono i tre templi dorici Poseidone, Hera e Cerere con il loro stile arcaico e altisonante.
Il tempio di Era
Il tempio di Era è il più antico tra i tre, è stato costruito, infatti, intorno al 550 a.C.
Per la mancanza di frontoni e per la presenza di colonne dispari sulla fronte, fu chiamato erroneamente “Basilica”, perché appunto ricordava una basilica romana. In realtà, queste colonne dispari sarebbero state così posizionate per impedire ai fedeli l’accesso che conduceva nella stanza (naos) della divinità.
Per i reperti che sono stati rinvenuti si pensa sia un tempio dedicato alla dea Era, che tra l’altro era una delle divinità più importanti di Poseidonia.
Il tempio di Nettuno
Questo è il più grande ed è uno degli edifici più integri e meglio conservati.
ll suo nome deriva dal fatto che nel XVIII secolo si credeva che soltanto un tempio dedicato al dio Nettuno potesse essere così grande, in quanto il dio era il protettore della città. Ma non essendoci fonti scritte che lo testimonino, altri storici hanno pensato potesse essere essere dedicato alla dea Era per alcuni materiali che vi sono stati trovati. Altri sostengono invece che fosse un omaggio a Zeus a causa di una statua arcaica del dio trovata nei pressi del tempio e costruita precedentemente al tempio stesso.
Eretto alla metà del V secolo a.C, è uno degli esempi architettonici più belli: pensate che è stato costruito in modo da resistere a terremoti, quindi con tecniche sofisticate che dimostrano la lungimiranza dei greci!
Il tempio di Cerere
Più piccolo dei tre, è famoso anche come tempio di Atena per il ritrovamento di statuette in terracotta della divinità.
Nell’ VIII secolo, la struttura diventò una chiesa, quindi il santuario venne richiuso fra colonne dalle mura, le pareti abbattute e l’ambulacro diventò luogo di sepoltura.
Situato nel punto più alto della città, presenta al suo interno sei colonne dallo stile ionico e per la compresenza dei due stili, è unico nel suo genere!
Al centro del sito c’è poi il Foro romano, con il suo anfiteatro. Se riprendiamo il nostro viaggio indietro nel tempo, dobbiamo immaginare la piazza circondata da botteghe e mercati. La vita politica si svolgeva nel Comitium.
Il museo di Paestum
Continuando il nostro cammino nella storia, entriamo nel museo di Paestum, di fronte al Parco Archeologico. Qui possiamo trovare la tomba del tuffatore di Paestum, che è una delle tombe più famose per i suoi dipinti greci dell’età classica e della Magna Grecia che spiegano il passaggio dalla vita alla morte in maniera simbolica e metaforica. Sulla lastra di copertura infatti, osserviamo la rappresentazione di un tuffo a mare del defunto che potrebbe proprio alludere al passaggio post mortem.
All’interno della tomba sono state invece dipinte scene di un simposio in cui il defunto è proprio l’ospite d’onore e ciò viene dedotto dal fatto che mentre tutti gli altri invitati sono già seduti e in compagnia, uno è solo con in mano una coppa alzata, come se appunto stesse aspettando qualcuno. Osservando la scena successiva, notiamo che lo stesso uomo, che prima era apparso da solo, dona una lira al defunto che sta per giungere.
Ma nel museo non troviamo solo manufatti relativi al periodo greco, ma anche testimonianze della preistoria e del mondo romano.
Insomma: un posto veramente da scoprire!
Fonti foto: trovaspiaggie.it, Il Cilentano, life in Salerno, paesionline.it