Il mercato del pesce di Porta Nolana: tra i più famosi del periodo natalizio

Un'esperienza tutta da vivere. Da secoli i napoletani seguono questo "rito" per le festività

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L’esuberante Napoli diventa festosa a Natale! L’entusiasmo delle persone e il loro stretto legame con la tradizione ti fanno vivere un’esperienza natalizia straordinaria. Tra i mercatini del periodo, quelli classici, tra i presepi artigianali, l’atmosfera festosa per le vie cittadine e lo street food ancora più ricco, annoiarsi è difficilissimo.
La città diventa ancora più viva durante le feste, la sua vivacità la si può quasi toccare con mano. Il Natale a Napoli non è solo una vacanza per i tanti turisti, ma un’esperienza. I napoletani hanno sempre dato molta importanza alla festività e alle sue tradizioni secolari. L’affollato mercato del pesce della vigilia di Natale è una delle tradizioni più antiche di Napoli. Da secoli, ci si reca non solo per comprare il pesce per il classico cenone, ma anche per visitare e vivere questo luogo, dove i “canti” di pescatori e venditori la fanno da padrone.

Porta Nolana

La città di Neapolis era, in molte epoche passate, circondata da mura che ne designavano i confini. L’ingresso alla città avveniva da diverse e imponenti porte (circa venti) . Ai giorni nostri nostri ne rimangono quattro. Oltre a Porta Nolana, Port’ Alba, Porta Capuana (l’ingresso principale alla città antica) e Porta San Gennaro. Costruita in stile rinascimentale nel XV secolo dall’architetto e scultore Giuliano da Maiano. È caratterizzata da un arco circolare in marmo tra due torri. Si tratta di una porta secondaria pensata per permettere l’ingresso a chiunque arrivi (o voglia recarsi) dai comuni del vesuviano. Per la sua adiacenza al mare, Porta Nolana è sede di un notissimo mercato del pesce chiamato, “Ncopp’e mura”. Specialmente gremito e caratteristico durante le festività natalizie.

La nottata al mercato di Porta Nolana

Il mercato del pesce più celebre durante il Natale è il mercato di Porta Nolana. A poca distanza sia dalla stazione centrale che dal porto di Napoli. Qui si possono ottenere tutti gli ingredienti per il cenone, il pranzo di Natale ecc. Ovviamente i più ricercati sono i prodotti ittici, dentice, astice, aragoste, gli irrinunciabili frutti di mare, il capitone e l’immancabile pezzo di baccalà. La notte tra il  23 e il 24 dicembre questo mercatino è diventato un rito che si persegue da secoli. Visita immancabile anche per i numerosi turisti che affollano la città. Una tappa obbligatoria per chi vuole acquistare e per chi vuole vivere l’atmosfera natalizia anche a tarda notte. In questo periodo, nel capoluogo partenopeo, uno dei momenti importanti è quello a tavola, con la famiglia riunita. Tra questi ovviamente vi è il cenone della vigilia, la sera del 24 dicembre, solitamente a base di pesce.

Fonte foto: youreporter.it

Il cenone

Già tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, il famoso cuoco e letterato napoletano, Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, affermava cosa mangiare per la sera del 24 dicembre,  nella sua famosa “Gastronomia Teorica-Pratica”  “Per la Vigilia de lo Santo Natale ce vonne vruoccoli (broccoli) zuffritti (soffritti) co l’alice salate, vermicielli co la mollica de pane e vongolelle o pure zuffritti co l’alice salate, anguille fritte, ragoste vollute (bollite) co la sauza (salsa) de zuco (succo) de limone, e uoglio (olio), cassuola de calamarielli e seccettelle (seppioline), pasticcio di pesce, arrusto de capitone e struffoli”. Ecco quindi una delle spiegazioni del perché di questa tradizione secolare di andare per mercati, soprattutto la sera del 23 dicembre.

Cosa è possibile comprare

Il mercato di Vico Soprammuro, conosciuto dai napoletani come mercato ncopp’e mura è un mercato prevalentemente di pesce. E’ lui la star, ma oltre ai prodotti ittici si possono reperire facilmente tutta una serie di altri prodotti, per eseguire la ricetta di cui sopra e non solo. Il pesce più ricercato è il capitone, protagonista della notte napoletana. Grazie a questa tradizione, alcune zone della città sono diventate così famose e apprezzate da napoletani e turisti da trasformare il mercato del pesce in un vero e proprio teatro all’aperto, dove va in scena un’opera popolare che occorre vedere assolutamente.

Cosa aspettarsi

L’odore forte, la luce delle lampade che illuminano la mercanzia, i pesci ancora vivi. Prepara le orecchie, perché il venditore farà di tutto per convincerti che il suo prodotto è buono e utilizzerà, urlando, diverse frasi colorite per accaparrarsi la clientela, aumentando così notevolmente il livello di decibel.

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