Controne: una lussureggiante cornice ai piedi dei monti Alburni

Siamo in provincia di Salerno, ai piedi dei monti Alburni e vicino al fiume Calore. Controne è un paesino tutto da scoprire, fra storia, architettura e slowfood.

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Controne è un paesino in provincia di Salerno, situato in una lussureggiante cornice ai piedi dei monti Alburni e attraversato dal fiume Calore. Il suo nome deriva proprio dalla posizione in cui è allocato e dalla esposizione verso il sole: Contra Eljone (dal greco helios, sole) ovvero “di faccia al sole”.

Alcuni testi storici ritengono che la sua origine sia legata alla badia benedettina e all’annessa chiesa di San Nicola, nucleo propulsivo della vita sociale, civile e religiosa, attorno al quale sorsero le prime case dell’odierno paese.

Altre fonti raccontano, invece, che l’origine del paese è dovuta all’insediamento di esuli paestani, che nel IX secolo, per sfuggire all’invasione da parte di un gruppo di Sibariti che invasero l’allora Posedonia (odierna Paestum), si rifugiarono a Controne e, precisamente in località Pezza, dando origine all’odierna cittadina.

Origini e storia di Controne

Controne è passata nelle mani di diversi feudatari.

Nel secolo XI il paese apparteneva alla baronia di Guglielmo di Postiglione, nel corso degli anni cambiò varie volte padrone, fino all’ultimo Marcantonio Garofalo, duca di Postiglione che lo cedette al re Carlo III nel 1759 e fu così che il paese fu aggregato al sito reale di Persano.

Nel 1799 i contronesi aderirono alla Repubblica partenopea e accolsero trionfalmente il generale Giuseppe Schipani, partecipando anche all’assalto di Castelcivita, fedele ai Borboni, subendo di conseguenza con la restaurazione del potere monarchico la violenza dei Sanfedisti, molti dei quali provenivano dalla vicina Castelcivita.

Nel 1806 con l’avvento del governo napoleonico, i contronesi si vendicarono occupando Castelcivita, arrestando e fucilando i capi di quel paese davanti alla chiesa di Santa Sofia a Controne.

Cosa visitare a Controne

La Chiesa di San Nicola, situata in prossimità della piazza apparteneva, come abbiamo sopra accennato, a un’importante abbazia benedettina che ha goduto di diversi privilegi, primo fra tutti, e il più importante, quello di non essere sottoposta ad alcuna autorità vescovile: infatti.

Poiché era di diritto pontificio concistoriale, i suoi abati venivano ordinati direttamente dal papa. L’ultimo abate fu Leonardo Pansini, alla cui morte, avvenuta nel 1809, la badia divenne parrocchia regia. La chiesa è stata restaurata dopo i danni del sisma del 1980 e riaperta al culto nel 1987, mentre nel 1989 è stata elevata a basilica. 

La Chiesa della Santissima Vergine del Rosario, un tempo soggetta al patronato dell’università, è diventata nel 1989 il Santuario di Santa Maria degli Alburni. L’edificio ospita al di sopra dell’altare maggiore, tre nicchie in cui sono poste le statue di legno della Madonna del Carmine, al centro, e quelle di San Giovanni Battista e di San Giuseppe, ai lati.

Il famoso fagiolo di Controne

L’economia è essenzialmente agricola, basata principalmente sulla coltivazione dell’olivo e la produzione dell’olio, ma Controne è conosciuta soprattutto, per la coltivazione del fagiolo, che avviene secondo antiche usanze e metodi ereditati dalla tradizione.

Il fagiolo di Controne è un fagiolo altamente digeribile e con tempi di cottura più veloci rispetto a quelli dei comuni fagioli. Ad aumentare il suo valore è una bassa produzione dato che le zone in cui si può coltivare non sono molte.

Il fagiolo di Controne è stato inserito da Slow Food nella lista delle cento specialità italiane da salvare. Dal 1983, l’amministrazione comunale ha promosso, la sagra del fagiolo di Controne, che avviene l’ultimo week end di novembre: lungo le strade del paese vengono allestite vere e proprie taverne che ripropongono tale specialità nelle sue molteplici degustazioni.

Numerosi sono i turisti che in queste giornate vengono apposta per degustare il prelibato fagiolo invadendo le strade della piccola cittadina. La manifestazione è una rievocazione storica dei piatti e della tradizione culinaria di Controne. 

La natura di Controne

Belli sono anche i dintorni con boschi di leccio che si estendono a monte e i numerosi boschi fluviali misti a macchia mediterranea. Per gli amanti della natura è possibile fare passeggiate fino alla cima al monte Alburno, sul versante orientale, dove in località Frasca è possibile osservare la grotta di Sant’Elia, dove è ospitata una statua che raffigura il santo mentre viene rapito in cielo su un carro di fuoco. A realizzare l’opera fu il maestro Capezzolo che nel XIII secolo ebbe una certa notorietà nelle contrade intorno.

Controne è famosa anche per il fiume Calore che nel tratto che attraversa località ponte Paestum l’acqua è così limpida che dicono i contronesi si può bere.

Foto Via Best Hotels Italy

In questo tratto fluviale sorge il Parco Turistico delle Sorgenti completamente realizzato in materiali ecocompatibili. Il parco offre numerosi servizi per il turista, in esso si possono effettuare rafting, trekking, canottaggio o delle semplici camminate lungo la riva del fiume.

Vi è inoltre un percorso didattico educativo teso all’osservazione della flora e della fauna e vi è inoltre un punto di osservazione per effettuare il birdwatching.

Si può arrivare per l’autostrada A3, uscire a Campagna e seguire l’indicazione per Controne – Castelcivita.

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