Anacapri e il fascino del passato

L'isola di Capri è divisa in due comuni: Capri e Anacapri. Anacapri è la parte più alta dell'isola e custodisce bellezze uniche!

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Anacapri…”Ana” è un suffisso greco che sta per sopra e la parola viene tradotta come la parte più alta dell’isola di Capri. 

Si tratta della zona più silenziosa e tranquilla dell’isola, che seppur lontana dalla movida, dà la possibilità di passeggiare in un luogo unico e puro, dove si respira un’aria antica. Oggi come allora, la popolazione pratica prevalentemente l’agricoltura e la pastorizia, con l’aggiunta però del turismo, che è diventato un settore importantissimo, se non il più importante.

Molti sono i riti legati alla terra e ai suoi prodotti, come la “Settembrata“, ovvero la festa dell’uva, in cui, per una settimana, tutto il paese si mobilita con feste, sfilate, giochi, cibo.

La grotta azzurra

Capri, Grotta azzurra di Capri

Anacapri è famosa soprattutto per la Grotta azzurra, che rende Capri una delle isole più belle in assoluto e maggiormente visitate.

La Grotta è una caverna, una cavità naturale, in cui la luce del sole riflette nelle acque un colore blu luminoso, un effetto davvero unico e stupendo.

Larga 25 metri e lunga 60, per entrare bisogna stendersi su di una barchetta a remi e attendere di lasciarsi travolgere dall’incanto.

Si racconta che ai tempi di Tiberio, la Grotta fosse utilizzata come ninfeo marittimo, come ci testimoniano alcune statue romane di Poseidone, di Tritone suo figlio e di altre creature marine.

Dopo il declino romano, fu abbandonata soprattutto a causa di voci di marinai circa la presenza di creature malvagie come spiriti e demoni. Venne riscoperta nel 1826 dai pittori August Kopish ed Ernest Fries.

Cos’altro c’è da visitare?

Allontanandoci dalla piazzetta principale, ci si immerge in un mondo fatto di botteghe artigianali e negozietti.

Villa San Michele 

Anacapri, villa San Michele Anacapri

Ex dimora del medico svedese Axel Munthe, dottore della regina Vittoria di Scozia, fece costruire una villa su dei resti di un’antica cappella dedicata appunto a San Michele. Oggi l’edificio è un museo aperto al pubblico affidato alla gestione del consolato di Svezia e custodisce un giardino stupendo. Sul terrazzo vista mare è presente una sfinge proprio a picco sul mare e si dice che accarezzarla porti la realizzazione di desideri.

Anacapri

Chiesa di San Michele

In Piazza San Nicola erge la Chiesa di San Michele, o meglio, la meravigliosa Chiesa di San Michele. In stile barocco, è stata costruita tra il XVII e il XVIII secolo. Il suo pavimento è in maioliche che raffigurano la scena della cacciata di Adamo e Eva dal paradiso.

L’altare maggiore è in marmo di Carrara verde e giallo con due angeli in marmo bianco. Pensate che l’altare è stato creato in una bottega di Napoli, frutto del lavoro di Nicola Malinconico ed è arrivato sull’isola tramite scialuppa.

Chiesa di Santa Sofia

La Chiesa di Santa Sofia è l’edificio religioso più importante di Anacapri ed è situata in una piazza in mattoni rossi e panchine di marmo decorato dal maestro ceramista Sergio Rubino. Ognuna di queste panchine racconta delle storie sul posto, con simboli legati al passato ma anche al presente.

Anacapri

La Chiesa, realizzata nel 1595,  è stata ristrutturata più volte nel corso degli anni e ha visto l’aggiunta delle cappelle laterali, del presbiterio e del campanile.

Il crocifisso è in legno e risale al XVII secolo.

Anacapri

Piazza Boffe

Proseguendo attraverso delle scalinate sul lato della piazza in cui c’è la Chiesa di Santa Sofia, la passeggiata sarà piacevole tra i vicoli di Piazza Boffe. Contrada molto antica, emana profumi bellissimi grazie ai suoi fiori colorati. Le case sono basse e con volte a botte, che i napoletani chiamano “a boffe”. Stiamo parlando dello stile caprese: portoni di diverso colore, cancelli in ferro battuto, mattonelle maiolicate che presentano indicazioni su chi fosse il proprietario o sul posto (esempi:” ‘a cas ‘e Zelinda).

Anacapri

Si può osservare anche l’antico frantoio oleario o le buganvillee sui muri, insomma: sembra che il tempo si sia fermato!

Casa Rossa

Anacapri

In via Giuseppe Orlandi si può ammirare la Casa Rossa, chiamata così perché è tutta del color rosso pompeiano. Fatta erigere dal colonello John Clay Mackowen, è lo specchio del suo eclettico proprietario, che era anche medico, bibliofilo, scrittore; infatti tale dimora spicca notevolmente su tutte le altre per le sue particolarità, tra cui il colore rosso accesso appunto, ma anche i frammenti marmorei presenti sia al suo interno che all’esterno e la commistione di stili.

Attualmente, è un posto dove sono conservate tracce del passato, come le statue che erano presenti nella Grotta Azzurra e diversi quadri del XIX secolo. Vi si organizzano eventi culturali e mostre.

Quante bellezze ci riserva la nostra isola!

 

 

 

Fonti foto: pompeiitaly.org, booking, ioviaggio.it, reddit, capri.net

 

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