I giardini di Augusto a Capri: fiori, colori e panorami

A pochi passi dalla piazza centrale di Capri è possibile visitare i meravigliosi giardini di Augusto, con i suoi fiori e le sue terrazze vista mare.

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Noi campani possiamo vantarci di tante cose (per fortuna) e una di queste è la nostra bellissima Capri, che ci inorgoglisce davvero tanto!

L’isola del golfo di Napoli è una dei posti migliori pe rilassarsi, nuotare in acque cristalline e visitare luoghi stupendi, come i giardini di Augusto.

I giardini di Augusto sono un parco cittadino vicino la Piazzetta centrale che gode di una vista spettacolare.

Tra belvederi, terrazze panoramiche e stradine aggrovigliate lungo una collina che affaccia sul mare, sarà difficile dimenticare questo posto.

Le terrazze sono riccamente addobbate di fiori e rivolte verso il mare, da dove si possono ammirare gli imponenti Faraglioni, ma anche la Baia di Marina piccola e le curve di via Krupp.

Ginepri, pini, palme, lecci sono solo parte della flora che caratterizza questi giardini e per chi non li riconoscesse, basta leggere le targhette indicative e informative di ognuno di loro.

Dalle aiuole spiccano fiori colorati e molti particolari. Un turbinio di colori e di odori, dunque!

Statue neoclassiche sono poi disseminate un po’ ovunque.

Giardini di Augusto, Capri

 

Maestosa è la stele di Lenin, realizzata dallo scultore Giacomo Manzù nel 1908.  Su di una sovrapposizione di blocchi di marmo è raffigurato il volto del russo. L’opera ricorda il periodo in cui Capri era un rifugio sicuro per molti intellettuali e rivoluzionari russi e Lenin vi soggiornò come ospite dell’amico Maksim Gor’kij. La stele è posta accanto la casa di Maksim, non a caso.

Giardini di Augusto, Capri

Una delle panchine più belle è sicuramente quella situata sul punto più alto del giardino che affaccia sul cosiddetto “belvedere dei Leoni”, chiamato così perché appunto circondata da due statue di leoni.

Storia dei giardini di Augusto e di via Krupp

L’industriale Alfred Krupp amava moltissimo Capri e vi soggiornò per mesi negli anni dal 1899 al 1902, nel famoso Hotel Quisisana.

Krupp veniva chiamato “il re dei cannoni” per essere un magnate dell’acciaio. Possedeva persino due splendidi yatch nella baia di Marina Piccola, che chiamò Maya e Puritan. Per poter raggiungere la baia quanto più velocemente possibile senza dover passare per la piazza, decise di finanziare un progetto ben preciso, un’opera di ingegneria civile: una strada scavata nella roccia. Inaugurata nel 1902, fu frutto del lavoro dell’ingegnere e architetto napoletano Emilio Mayer. Per farlo, comperò l’intera area tra la Certosa di San Giacomo e il Castiglione.

Via Krupp, Capri

 

Un kilometro e 364 metri di percorso fatto di pietra, avvolto dalla macchia mediterranea e dal mare. Otto curve di splendore. Ogni curva è disposta in un’angolatura unica e adorna di merletti.

Dai giardini, guardando verso il basso, si può ammirare quindi lo spettacolo di questa stradina.

Anche i giardini sono opera di Krupp e costruiti contemporaneamente alla strada. In un primo momento, l’idea era quella di edificare una villa, ma il progetto non andò in porto.

Il nome iniziale riportava quello dell’industriale Krupp, ma dopo la prima guerra mondiale venne scelto il nome di Augusto per omaggiare l’imperatore, ma anche per cancellare il ricordo della potenza delle artiglierie.

Uno degli obiettivi era quello di reintrodurre la vegetazione mediterranea devastata, quindi pini, palme, cipressi, lecci, ginepri, bouganville, mimose, sempreverdi, allori, mirti e aiuole di gerani, dalie, narcisi, ginestre, anemoni e iris… Insomma: la varietà è davvero sorprendente, per questo il giardino si può considerare a tutti gli effetti un orto botanico.

Quanta bellezza ci riserva la nostra Capri!

 

Fonti foto: Napolituristica, thegreenrevolution.it

 

 

 

 

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