Strega Alberti: orgoglio beneventano

Lo Strega Alberti è uno dei liquori più apprezzati e bevuti al mondo. Legato alle leggende e alle tradizioni del beneventano, ne è diventato simbolo.

0 5.619

Il liquore beneventano Strega Alberti è nato nel 1860, quando Giuseppe Alberti, speziale e cioccolatiere dalle idee liberali, dopo alcuni anni di galera a Montesarchio, decise di trasferirsi da Napoli a Benevento, lasciando la sua attività di commerciante e dedicandosi alla creazione un liquore a base di erbe.

Il nome scelto evoca proprio leggende della città di Benevento. Il prodotto, da subito, riscosse un gran successo di mercato e, per questo motivo, fu costruito un nuovo stabilimento presso la stazione ferroviaria, che ancora oggi ospita la sede principale dell’impresa. Il fondatore ebbe l’intuizione di costruirlo lì, pensando ad una maggiore facilità di distribuire il proprio prodotto in tutto il Paese.

La storia

Quando Giuseppe morì nel 1894, la ditta mantenne il suo marchio, ma fu trasformata in società in nome collettivo dei figli Ugo, Vincenzo, Luigi e Francesco. Grazie a questi ultimi, e ad un’attività pubblicitaria e di comunicazione che vide protagonisti nomi illustri dell’epoca, in poco tempo, lo Strega divenne uno dei liquori più diffusi in Italia. Dopo qualche anno furono introdotti anche altri prodotti, come i torroni ed altri dolci. Il successo dell’azienda ebbe risonanza persino all’estero: infatti, furono aperti nuovi stabilimenti a Nizza, Chiasso e Tripoli.

Durante i bombardamenti del 1943 lo stabilimento di Benevento subì ingenti danni. Dopo la guerra, la struttura fu in parte ricostruita e la società riprese l’attività con quella che oggi è la denominazione Strega Alberti Benevento Spa. La quarta generazione, rappresentata da Ugo, Franco e Vincenzo Alberti, proseguì l’attività di famiglia secondo le strategie dei predecessori, seppur aggiungendo altre specialità dolciarie e bevande alcoliche.

Tra gli anni Sessanta e Settanta la produzione aumentò così tanto che furono costruiti gli stabilimenti di Buenos Aires e San Paolo. Negli anni Novanta subentrò la quinta generazione e sopraggiunse una terza divisione: oltre a quella liquoristica e dolciaria, anche una dedicata ai semilavorati per la pasticceria e la gelateria.

Il premio

Nell’inverno del 1944 alcuni amici giornalisti, scrittori e artisti iniziarono a riunirsi la domenica, per affrontare insieme quel periodo di dolore e di incertezza che rappresentava la Seconda Guerra Mondiale. Da queste riunioni, il 17 febbraio 1947, grazie all’idea e al mecenatismo di Guido Alberti, fu annunciato il Premio Strega, che ancora oggi è considerato il maggior riconoscimento letterario italiano. Da quel giorno, per due volte l’anno, ci si riunisce per premiare i libri che raccontano nel migliore dei modi il nostro Paese, i suoi cambiamenti e le tradizioni. Nell’arco di settanta anni, le scelte compiute dal Premio hanno incoraggiato i lettori italiani a leggere se stessi e la loro storia.

Lascia un Commento

Verified by MonsterInsights