La bellezza del Parco Fluviale di Caposele

Il Parco Fluviale di Caposele è un'area naturale protetta che ingloba Oasi, complessi termali e grotte naturali.

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Il Parco Fluviale di Caposele è un’area naturale protetta situata nel cuore dell‘Irpinia, nel comune di Caposele, per la precisione, nel Parco Regionale del Monti Picentini.

In questo parco è possibile passeggiare in totale relax o scegliere di fare escursioni volte a scoprire la flora e la fauna del posto. E il paesaggio è davvero meraviglioso con le cascate che rendono il tutto più affascinante. E ancora piante di ogni tipo, come boschi cedui, castani, faggi. Fiori come ranuncoli e viole. E animali come farfalle, trote autoctone, rettili e piccoli anfibi.

L’elevatissima quantità ambientale è riconosciuta a livello europeo.

Insomma: la natura incontaminata avvolge tutto! I corsi d’acqua formano delle straordinarie insenature. Le sorgenti d’acqua termale e sulfurea consentono al corpo di rigenerarsi.

Ma ci sono anche percorsi per i ciclisti e altri per i pedoni, panchine e slarghi per le soste.

Le bellezze del territorio di Caposele

L’area naturale protetta riguarda diversi comuni, 39 per l’esattezza, nelle province di Avellino e Salerno.

Tre sono le zone a conservazione speciale, le ZSC, e una è di protezione speciale, la ZPS. Nell’area sono presenti l’Oasi di Persano, le sorgenti termali di Contursi Terme, le Grotte di Pertosa e Castelcivita.

L’Oasi di Persano

L’Oasi WWF di Persano accoglie svariate specie animali e vegetali ed è il rifugio naturale della lontra. Tra gli anfibi c’è la testuggine palustre europea, specie considerata in pericolo. Come rettile si può osservare la natrice del collare. Ma sono soprattutto gli uccelli a catturare maggiormente l’attenzione. 193 sono le specie di uccelli che vi vivono e la maggioranza è acquatica. Durante i mesi invernali, si noteranno le anatre tuffatrici.

Per quanto riguarda la flora, si denota subito la maestosità degli alberi. Lungo le sponde del fiume, l’area è palustre e caratterizzata da un fitto canneto, interrotto dal bosco igrofilo a Salice bianco. Presente è anche la macchia mediterranea.

Oasi di Persano, Valle del Sele

Contursi Terme

Contursi Terme si trova su di una piccola collina che sovrasta Valle del Sele. Le terme di Contursi sono un vero e proprio toccasana per il corpo e vi apportano moltissimi vantaggi. Acque sulfuree, sia calde che fredde, bicarbonato-alcaline e salso- bromoiodiche aiutano a curare moltissime malattie di tipo dermatologico, circolatorio, reumatico, urinario, ginecologico, respiratorio, dell’apparato digerente e otorinolaringoiatrico.

Le grotte di Pertosa

Le Grotte di Pertosa sono le uniche grotte d’Italia in cui è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro e sono anche le sole in tutta Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo del II millennio a.C. Qui la natura avvolge tutti con i suoi suoni provenienti dalle acqua e delle cascate. Stalattiti e stalagmiti fanno il resto. E attraversando caverne, gallerie e cunicoli, ci si rende conto della grandezza e della bellezza della natura.

Grotte di Pertosa, Valle del Sele

Le grotte di Castelcivita

Le Grotte di Castelecivita sono un complesso di cavità carsiche dalla ricchezza di stalattiti e stalagmiti di diverse forme. E diverse sono anche le cavità, ognuno delle quali ha un nome ben preciso, come la “Sala principe di Piemonte”, costituita da una colonna di eleganti elementi a disco orizzontali o i “Pozzi della Morte”, immense e profonde cavità sommerse d’acqua. I visitatori possono scegliere tra il percorso amatoriale, quello turistico o lo speleologico.

Grotte di Castelcivita, Valle del Sele

Il fiume Sele

Il Fiume Sele è il secondo fiume più lungo della Campania e del Sud Italia per volume medio d’acqua, dopo il Volturno.

Nasce dalle pendici sud-orientali del Monte Paflagone.

Fin dall’antichità, ha conosciuto svariati insediamenti fino a quando, nel II millennio a.C., ci furono i lucani, che si stanziarono alla sua sinistra e gli etruschi e i picentini alla sua destra. E i ritrovamenti di un antico santuario dedicato alla dea Era sono una testimonianza della presenza dell’insediamento dei greci. Il corso d’acqua era  inoltre navigabile durante la dominazione romana.

Le sue sorgenti principali sono dette “delle Santità”.

 

 

Fonti foto: oasiwwfpersano.com, fondazionemida.com, livesalerno.com, dynamic-media-cdc.tripadvisor.com

 

 

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