Capua o Santa Maria Capua Vetere?

L'odierna città di Capua, non è la vera Capua. L'attuale si chiamava Casilinum in passato, mentre quella "originale" era Santa Maria Capua Vetere

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L’odierna città di Capua, non è la vera Capua. L’attuale si chiamava Casilinum in passato, mentre quella “originale” era Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultima fu completamente distrutta nel IX secolo da un’incursione saracena. Fu per questo motivo che i cittadini di Capua si trasferirono a Casilinum, rendendola tra le più importanti città della Campania nel medioevo. Alla storia di Capua hanno partecipato osci ed etruschi, sanniti e romani, cartaginesi e greci, bizantini e saraceni, longobardi e normanni, svevi ed angioini, aragonesi e borboni.

Dagli etruschi ai romani

L’attuale Santa Maria Capua Vetere è una città ricca di storia. Ha attraversato diverse fasi e popolazioni che l’hanno abitata. La data esatta del primo insediamento cittadino è incerta. Sicuramente la prima fase dello sviluppo urbano a Capua è associata alla presenza degli Etruschi tra il V e il IV secolo a.C. Per breve tempo fu sotto il dominio dei sanniti. Nel 338 a.C  passò all’influenza romana come civitas sine suffragio ( un livello di cittadinanza della Repubblica romana che garantiva tutti i diritti di cittadinanza romana, tranne il diritto di voto nelle assemblee popolari)  L’interesse per Capua era dovuto principalmente alla sua estensione territoriale, urbanistica e agricola. Toccò i suoi picchi di prestigio, tanto da essere chiamata seconda Roma da Cicerone. Di quel periodo resta l’anfiteatro, il secondo più grande dopo il Colosseo.

La rivolta dei gladiatori

Sotto il potere romano, risale uno degli eventi storici più famosi legati alla città di Capua, la Rivolta dei Gladiatori nel 73 a.C. La ribellione, iniziata da Spartaco insieme ad altri 74 gladiatori della scuola di Capua. Questi iniziarono a depredare la città ed estorcere denaro alle popolazioni limitrofe. L’esercito dei ribelli aumentò, ma sotto la pressione dei romani, fu costretto a rifugiarsi in Lucania. La rivolta si concluse con la vittoria dell’esercito romano guidato da Crasso e la crocifissione dei ribelli sopravvissuti sulla via Appia.

Dagli Ostrogoti ai tempi nostri

Dopo un periodo di decadimento del secondo secolo dell’impero, Capua ritorna a riprendersi con gli Ostrogoti. A questi succedettero i Longobardi, la città diventò contea. Fu agli inizi del IX secolo che Capua venne rasa al suolo dai Saraceni, che la ridussero praticamente in cenere. Nel 856 fu fondata la nuova citta di Capua, con ampie mura tra le quali si trovavano quattro porte. In seguito fu sotto la protezione dei principi longobardi, grazie ai quali visse un periodo fiorente. Dopo fu la volta dei Normanni (XI secolo)e il ritorno degli aragonesi. Fu in questo periodo che ci fu il famoso “Sacco di Capua”, ad opera di Cesare Borgia alleato coi francesi. Morirono circa 5000 persone. Infine ci furono gli austriaci e i Borbone, che consideravano la città come la principale fortezza del regno.

Le bellezze di Capua

I resti archeologici più evidenti dell’antica Capua sono dovuti al periodo romano. In primis l’anfiteatro campano e il Mitreo. L’ Anfiteatro, eretto tra il I e ​​il II secolo d.C. fu restaurato e completato  dall’imperatore Adriano. Accanto all’anfiteatro, vi è il Museo dei Gladiatori, i cui spettacoli erano la principale fonte di divertimento. I mitrei erano siti per adorare il dio persiano Mitra. C’è un vero e proprio santuario con affreschi decorativi. Per avere un quadro  completo della ricca storia di Capua, non solo sotto il dominio di Roma, vi consigliamo di visitare il Museo Archeologico dell’Antica Capua, dove sono esposti reperti che fanno riferimento alle varie epoche della città. Nella frazione di Sant’Angelo in Formis si trova invece la bellissima cattedrale benedettina.

Orari

Martedì-Domenica 9.00-19.30

Chiuso il lunedì

Biglietti

Intero: 2,50 €

Ridotto: 1,25 €

I biglietti includono l’ingresso al Museo, l’Anfiteatro, il Mitreo e al Museo dei Gladiatori

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