Campagna: la natura, la tradizione e a’ “chiena”
Campagna è un comune del salernitano, le cui frazioni vivono immerse nella natura, tra monti e fiumi. La storia, il paesaggio e le tradizioni di questo importante paese
Tra le straordinarie bellezze della nostra Campania, possiamo contare le numerose oasi, i corsi d’acqua e tantissimi piccoli borghi, il cui centro urbano è completamente immerso nel verde. La provincia di Salerno ha al suo interno decine di comuni a conferma di quest’affermazione; dagli splendidi borghi della Costiera Amalfitana, noti in tutto il mondo, ai comuni dell’entroterra, meno noti, ma affascinanti allo stesso modo. Uno di questi è Campagna, comune che si trova tra i Monti Picentini, molto conosciuto per le oasi del WWF, e per la tradizione della “chiena”, una ricorrenza annuale molto particolare.
Il territorio di Campagna
Campagna si trova in provincia di Salerno ed è tutt’altro che un piccolo borgo. Il territorio comunale si estende per circa 134 km² rendendolo di fatto, il secondo comune più esteso della provincia salernitana. Ci vivono circa 16.000 persone, suddivise nelle svariate frazioni di Campagna, piccoli centri abitati nel bel mezzo dei Monti Picentini, caratterizzati da un paesaggio naturale senza pari. Il territorio di Campagna è diviso in tre aree, tra cui il Comprensorio montano, area prevalentemente montuosa, dove ha luogo il centro storico del comune a circa 280 metri sul livello del mare e la frazione di Avigliano. La zona si trova in un incavo dove il fiume Tenza, affluente del Sele, confluisce con il fiume Atri ed il suo affluente, il torrente Rio. Nel Comprensorio Montano ci sono svariate vette tra cui Monte Calvo, Monte Ripalta, Monte Polveracchio, Monte Raione, Monte Costa Calda, Monte Molaro e Monte San Salvatore. C’è poi l’area definita Zone Alte, in cui ci sono alcune delle frazioni di Campagna: Puglietta, Serradarce, Romandola Madonna del Ponte, Camaldoli, Oppidi-Varano, San Zaccaria, Vallegrini e Folcata. L’area è attraversata dai fiumi Trigento ed Acerra, e per un tratto, dal fiume Sele. Infine vi sono le Zone Basse, dove il territorio è abbastanza pianeggiante ed è circondata dai monti e dai fiumi che percorrono il territorio di Campagna. In quest’area ci sono i centri abitati di Quadrivio, Mattinelle, Santa Maria La Nova, Pezza Rotonda, Ponte Barbieri, San Vito, Rufigliano, San Paolo e Galdo.
Le origini di Campagna
A dispetto di un tessuto urbanistico frastagliato, diviso tra le varie fazioni, il percorso storico di Campagna può vantare dei trascorsi di tutto rispetto e, caratterizzati da una grande unità territoriale. Gli insediamenti in questa specifica area, furono favoriti dalla posizione strategica. Dalle alture del territorio si potevano monitorare i percorsi montani. Per questo motivo Campagna fu longobarda, poi normanna. Testimonianza storica dell’importanza strategica è il castello Gerione, un fortilizio posto sul Monte Calvo, a circa 440 metri sul livello del mare. il castello fu utilissimo come punto d’osservazione dei territori circostanti, e divenne proprietà dell’imperatore Federico II di Svevia. Nel XV secolo, sotto il dominio degli Orsini, vi fu una grande crescita demografica per Campagna, divenendo sede diocesale e capitale feudale, divenendo punto di riferimento per alcuni comuni pugliesi. Con il Regno delle Due Sicilie divenne capoluogo di distretto, mentre con l’unità d’Italia fini per ospitare un distretto militare. Insomma, un passato di tutto rispetto per Campagna, che la identifica a pieno titolo come crocevia storico degli eventi che hanno interessato il sud Italia.
Campagna: Il percorso naturalistico
Oltre a tanta storia, Campagna è caratterizzata da un patrimonio naturalistico immenso, che da sempre ne caratterizza l’aspetto territoriale e sociale. Il territorio di Campagna ospita ben 3 oasi: l’Eremo di San Michele, l’Oasi WWF di Persano e l’Oasi WWF di Monte Polveracchio. L’Eremo di San Michele è uno dei tanti cammini storici di carattere religioso presenti in Italia. Si tratta di un percorso che porta i visitatori sino ad una grotta posta a 1110 metri d’altezza, sino alle cime del Monte Nero. Il nome dell’eremo è attribuito al Santo che, secondo la leggenda scacciò il diavolo dal luogo. Per questo motivo la grotta è divenuta luogo di eremitaggio, il che non ha mai impedito la visita da parte dei numerosi pellegrini. La grotta ospita una chiesa e poco altro, ma la scalata per raggiungerla è una vera e propria immersione nel paesaggio montano. C’è poi l’Oasi WWF di Persano, un territorio protetto, con un sentiero che permette l’ingresso nella natura. L’ oasi costeggia la sponda sinistra del fiume Sele, passando per prati, canneti e fitti boschi. Al suo interno sono predisposti dal WWF ben 3 punti d’osservazione, da cui è possibile ammirare lo spettacolo delle piante acquatiche e della fauna locale. Infine c’è da annoverare l’Oasi WWF di Monte Polveracchio. Questa si caratterizza per una conformazione prevalentemente montuosa e comprende le acque del fiume Tenza. All’interno, oltre a vari punti d’osservazione l’oasi ha tutto il necessario per la pausa picnic e le escursioni.
Il percorso artistico di Campagna
I trascorsi storici che hanno interessato Campagna sono ampiamente testimoniati da alcuni importanti elementi artistici ed architettonici, ancora presenti e che, comunque meritano una visita. Tra le principali testimonianze del passato si annovera Palazzo Bernalla, un plesso rinascimentale con atrio a due livelli, che fu di proprietà dei marchesi Bernalla; Palazzo Pastore Alinante, di epoca presumibilmente barocca-rinascimentale, che reca dei pilastri che sembra, siano stati realizzati da Vanvitelli; Palazzo Viviani, realizzato nel XIII secolo ed oggi sede del Municipio; Palazzo Ducale, appartenuto ai Pironti di Ravello; Palazzo Cervone, un plesso nobiliare settecentesco che si distingue per gli affreschi nell’atrio; Palazzo dei Governatori dei Principi di Monaco, eretto nel XVI secolo nel bel mezzo del centro storico di Campagna. Infine meritano una menzione gli edifici religiosi quali il Convento Agostiniano, la Cattedrale Pontificia di Santa Maria della Pace e le catacombe del convento delle benedettine di Santo Spirito.
Campagna e le sue tradizioni: a’ chiena

La chiena è una tradizione antica che caratterizza la città di Campagna. A differenza di molte altre feste popolari della Campania, nella chiena, gli elementi religiosi e folkloristici non sono preponderanti. La chiena consiste nella parziale deviazione del corso del fiume Tenza. Le strade cittadine vengono letteralmente inondate dall’acqua, passando per un canale artificiale storico. Le acque sfociano a piazza Melchiorre Guerriero, per poi invadere il corso principale di Campagna e le vie adiacenti. La tradizione nacque secoli fa con lo scopo di pulire le strade cittadine, ma l’evento, ripetuto annualmente nei mesi estivi, si trasforma in un momento di goliardia che coinvolge tutta la cittadinanza. Durante la chiena, si susseguono i gavettoni, giochi e scherzi a base di acqua. Oltre all’aspetto divertente, c’è da annoverare il percorso che ha portato alla crescita dell’evento, tanto che a partire dagli anni ’80 la chiena, da un’operazione di nettezza urbana si è trasformata in un evento di carattere artistico-culturale. Durante il periodo della chiena infatti, si tiene una kermesse incentrata sul valore e l’importanza dell’acqua.