La gustosa lingua montese del Bar Pina di Monte di Procida
La storia della deliziosa lingua montese, conosciuta anche come lingua di bue, specialità del Bar Pina, istituzione per Monte di Procida, piccolo paese ricco di tradizioni
Nel cuore del paese, vicino la piazza principale, Piazza 27 Gennaio, troviamo il Bar Pasticceria Pina, uno dei suoi bar storici. Fondato nel 1955 da Valentino Schiano, gran commerciante e appassionato di ciclismo, tanto che nel 1977 riuscì a portare il Giro d’Italia a Monte di Procida.
La storia del bar Pina: una lunga tradizione
Il bar nasce come “puteca”, qualsiasi cosa di cui avevi bisogno in paese, lui l’aveva: dalla mozzarella che andava a ritirare personalmente tutti i giorni a Castel Volturno, ai coloniali, ai gelati artigianali che veniva trasportato per tutto il paese con il leggendario carrettino.
Era un piccolo supermercato quando non ne esistevano ancora.
Mentre Valentino portava avanti il commercio, nonna Pina, a cui è dedicato il nome del bar, si dilettava nella preparazione dei dolci da colazione e delle torte per le cerimonie a cui partecipavano tutti i compaesani.
Oggi il Bar rappresenta un’istituzione per il piccolo paese di Monte di Procida, situato al limite dei Campi Flegrei e dirimpettaio della novella Capitale della Cultura Isola di Procida.
La lingua montese tra tradizione ed innovazione
Il bar si impegna a portare avanti le tradizioni della pasticceria tipica napoletana e del luogo, tra le quali la sua specialità: la Lingua Montese, dolce nato a Procida quando un lembo di terra legava ancora i due paesi, nota anche come lingua di bue.
Ricetta tramandata dai nonni procidani prima e dal padre Valentino poi, oggi è nelle mani dei figli Enrico e Michele, che ne portano orgogliosamente avanti la tradizione e gestiscono il bar lasciatogli in eredità.
Semplice e deliziosa, la lingua è un dolce apprezzato da tutti, tanto che viene spedita in tutto il mondo, in particolare ai numerosi concittadini montesi emigrati in America.
La lingua è anche simpaticamente chiamata “lingua di suocera”, leggenda narra che un barista procidano fosse stato ispirato per la lunghezza del dolce proprio alla lunga lingua della suocera!
Pochi ingredienti per un’esplosione di sapori irripetibili: una fragrante e leggera sfoglia che, come una conchiglia racchiude una gustosissima crema pasticcera, nel gusto classico, aromatizzata al limone o per i più golosi con aggiunta di cioccolato. Il tutto ricoperto di zucchero per darne la giusta croccantezza.
Mangiata appena sfornata rappresenta un piacere unico ed irripetibile.
Per chi volesse sperimentare nuovi sapori, negli ultimi anni la pasticceria del Bar Pina ha ideato due nuovi gusti: la lingua Mandorlata e la lingua al Mandarino flegreo, agrume simbolo del territorio.
Le bellezze di Monte di Procida
Monte di Procida è famosa per i suoi spettacolari punti panoramici da cui è possibile ammirare gran parte della provincia di Napoli: da un lato il Vesuvio, il golfo di Pozzuoli, Bacoli e Miseno, e la Penisola Sorrentina dall’altro Procida e Ischia sembrano così vicine da poterle toccare con mano.
Borgo con una lunga tradizione di marittimi, conosciuto in tutta la regione per la gustosissima “Sagra del Mare Flegrea” ospitata nello scenario suggestivo dell’insenatura di Acquamorta, offre le prelibatezze della gastronomia flegrea, il tutto accompagnato da buoni vini locali, musica e spettacolo.
Inoltre, oltre alle già citate unicità, annovera, tra le sue tradizioni gastronomiche, anche la “Cistecca Montese” (da cheese-steak), prodotto di importazione americana, divenuto consorzio nel 2014 per tutelarne la storia e la qualità: si tratta di un panino cotto sulla brace che si fonde con i sapori della carne bovina e dove il gusto della scamorza filante si fonde perfettamente con gli aromi dei più svariati contorni.
Visitare Monte di Procida racchiude un’esperienza di gusti, profumi e panorami del tutto unica e caratteristica di questa piccola cittadina, fiore all’occhiello del territorio flegreo.