Il castello medievale di Avella tra storie e scoperte

Alle pendici del Partenio sorge il borgo di Avella, in provincia di Avellino, famoso soprattutto per il suo Castello.

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La nostra regione è ricca di arte, di storia e di bellezze e tra le bellezze storiche medievali c’è sicuramente il Castello di Avella da annoverare.

Conosciuto anche come “Castello longobardo” o “Castello normanno” o ancora “Castello di San Michele”, domina la città di Avella, in provincia di Avellino.

Castello di Avella

Più precisamente, è ubicato sulla vetta di un collina alta 320 metri, quindi in un punto che era considerato  strategico per difendersi. Si tratta comunque di una fortezza da cui si controllava facilmente il territorio da possibili incursioni via mare.

Alle sue spalle emergono i monti di Avella e a destra scorre il fiume Clanis, quindi è ben protetto.

Inoltre, era possibile controllare la strada che dal passo di Monteforte andava verso la Valle del Sabato e la Puglia.

La storia del castello

Si hanno notizie del castello già nell’880, quando era di proprietà di Guaimaro I, principe longobardo.

Numerosi saccheggi hanno danneggiato il posto che i Normanni hanno poi ricostruito e la famiglia Avella vi dimorò per ben due secoli. Dopo l’estinzione di suddetta casata, fu abbandonato completamente e semidistrutto dal terremoto del 1456.

Fu poi un conte, il conte Pietro Spinelli, a ricostruirlo del tutto nel 1553, tuttavia restò disabitato poiché il nobile preferì alloggiare nel palazzo ducale fatto costruire in città.

Dobbiamo  aspettare gli anni 2000 per uno studio più approfondito della struttura e da questi studi è emersa una scoperta importantissima:  il ” Cippus Abellanus”, il “Cippo Abellano” del 150 a.C. Si tratta di una lastra di pietra calcarea con un’iscrizione in lingua osca che riporta il patto stipulato tra le città di Abella e Nola in merito al possedimento di alcuni terreni su cui sorgeva il tempio di Ercole. Ovviamente l’atto è stato stipulato da due magistrati che hanno descritto il tempio e la proprietà, precisato i confini dei due territori, regolato l’edilizia sia all’ interno che all’esterno dell’area considerata sacra e questo per evitare problemi con Nola che spesso invadeva il territorio di Avella.

L’iscrizione è presente in entrambi i lati e indicata con le lettere A e B. L’alfabeto è quello sannitico evoluto e questo basta a dimostrare la rilevanza del documento!

Struttura del castello

Castello Avella

Il castello ha due sistemi di cinte murarie ed entrambe sono testimonianze della sua storia, infatti la prima cinta è tipicamente longobarda, quindi di forma ellittica con torrette tonde e la seconda è di epoca normanna con torri quadrate abbellite da merlature guelfe.

Si presenta dalla forma trapezoidale divisa da tre aree concentriche.

La prima è il palatium Mastio con muri di tufo e con la sua grande torre di forma circolare che protegge la porta d’accesso. Al piano inferiore si trova una cisterna e in quello superiore varie stanze.

La seconda e la terza area sono caratterizzate da due cinte murarie e intervallate da dieci torrette.

La città di Avella

Anticamente, il suo territorio si estendeva dal Partenio alla Piana di Palma Campania ed era abitata dagli Osci. Successivamente fu popolata da Etruschi e in seguito dai Sanniti. Diventò poi Municipio romano.

Distrutta da Vandali e Goti, conobbe un periodo di tranquillità con i Normanni.

Oggi la città è una delle più famose dell’Irpinia ed è immersa nel verde del Parco del Partenio.

Ma perché si chiama così? Secondo Plinio, l’origine è da ricercare nella parola  “abellane”, ossia nocciole, di cui il territorio è ricco.

Virgilio la omaggia nell’Eneide parlando della sua abbondanza di frutta:” Et quos maliferae despectant  moenia Abellae” e quindi Avella significherebbe “città delle mele”.

Alcuni storici pensano invece alla parola latina “aper” , ossia cinghiale, animale molto diffuso sulle montagne della città e rappresentato anche sul suo stemma civico.

Insomma: visitare questa città ci porta a ripercorrere anni di storia e nello stesso tempo a godere della vista di un castello antico e bellissimo!

 

 

Fonti foto: Avella città d’arte, ottopagine.it

 

 

 

 

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