Il carciofo IGP di Paestum, un’eccellenza campana all’ombra dei templi

Paestum non è solo storia e bellezze naturali, è anche la terra del migliore carciofo della Regione

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Paestum quindi non è solo templi e mare. Le origini della coltivazione del carciofo risalgono al tempo dei Borboni, soprattutto nella zona di Evoli, l’attuale Eboli, e Capaccio. Tuttavia, questa coltura si diffonde solo a partire dal 1929-30 con le vaste opere di bonifica e di trasformazione agraria apportate dalla riforma fondiaria.  Le principali caratteristiche di questa varietà sono di sicuro l’aspetto rotondeggiante, il colore verde/violaceo, l’elevata compattezza e l’assenza di spine nelle brattee. Tali peculiarità qualitative hanno consacrato la sua fama tra i consumatori e reso questo prodotto molto importante nella dieta mediterranea, anche grazie alla sua tenerezza e delicatezza.  Per mantenere intatte le sue caratteristiche, occorre conservare il Carciofo di Paestum IGP in luoghi freschi e asciutti.

Le sue caratteristiche

Conosciuto anche come “Tondo di Paestum”, dal nome dell’ambiente in cui cresce, si può annoverare nel gruppo  dei carciofi di tipo “Romanesco”. Le principali caratteristiche di questa varietà sono di sicuro l’aspetto rotondeggiante, il colore verde/violaceo, l’elevata compattezza e l’assenza di spine nelle brattee.  Tali peculiarità qualitative hanno consacrato la sua fama tra i consumatori e reso questo prodotto molto importante nella dieta mediterranea, anche grazie alla sua tenerezza e delicatezza. Un’altra sua caratteristica è la  precocità di maturazione,  che gli consente  di essere presente sul mercato prima di ogni altro carciofo di questo tipo.

Le tecniche di coltivazione

Il “Carciofo di Paestum” è tale anche grazie a complesse tecniche di coltivazione che gli operatori agricoli della Piana del Sele hanno perfezionato negli anni. Anche le condizioni atmosferiche giocano un ruolo importante. Il clima fresco e piovoso che si ha da febbraio a maggio, periodo in cui è raccolto a mano, tipico di questa zona, gli consente di essere tenero e delicato. La piantina di carciofo è piantata invece tra la seconda metà di luglio e la fine agosto. Tali peculiarità qualitative hanno consacrato la sua fama tra i consumatori e reso questo prodotto molto importante nella dieta mediterranea, consacrandolo come il principe dei carciofi campani.

Le sue origini

Ingrediente tradizionale base della dieta mediterranea, i carciofi hanno accompagnato fin dall’antichità la cucina e la cultura contadina delle popolazioni dell’Italia meridionale e della Campania. Le radici della sua coltivazione risalgono al periodo borbonico. Già nel 1811 il loro ufficio statistico segnalava l’esistenza del carciofo ad Evoli (oggi Eboli e Capaccio). Le prime coltivazioni specializzate di carciofo furono impiantate dai contadini napoletani, che piantarono i “carducci”nella zona vicino ai famosi Tempi di Paestum. Tuttavia, la vera diffusione del carciofo nella piana del Sele può essere fatta risalire intorno al 1929-30, grazie alle grandi opere di bonifica e di profonda trasformazione apportate dalla riforma agraria.

Area di produzione

Il territorio dove è prodotto il “Carciofo di Paestum” IGP è concentrato nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, e più esattamente nei comuni di: Agropoli, Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Cicerale, Eboli, Giungano, Montecorvino Pugliano, Ogliastro Cilento, Pontecagnano Faiano, Serre. Le peculiarità del carciofo restano praticamente immutate durante i cicli che permettono di avere il prodotto finito. Questo grazie alle competenze degli agricoltori, che hanno messo a punto differenti espedienti colturali in modo da trovare una soluzione a mutamenti climatici che si possono avere tra diverse annate agrarie. Con circa 2000  la zona di produzione di Capaccio-Paestum, è la leader regionale in quanto a produzione.

Sagre e feste

Numeroso sono le sagre e le feste che ogni primavera ed estate si hanno per rendere omaggio al carciofo che può vantare il marchio IGP, ovvero Indicazione Geografica Protetta. Il delizioso ortaggio, pieno di potassio e di sali di ferro e dalle tante proprietà salutari, viene preparato in diversi modi. Principalmente in pastella e alla brace.

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