Angri: una piccola città che ha tanto da raccontare
Si estende dalla base dei monti Lattari al cuore della Valle del Sarno, in una delle zone più fertili d'Italia.
Nella piana del Sarno, prossima alla zona del Vesuvio, sorge Angri. Il suo territorio si estende dalle pendici dei Monti Lattari fino al centro della Valle del Sarno, una delle zone più fertili d’Italia. La sua posizione geografica è invidiabile, si trova al centro tra Napoli, Salerno e la costiera amalfitana. Oggi è una città moderna, impegnata a riscoprire le sue origini e le sue tradizioni, ma anche a far conoscere al pubblico i suoi monumenti più belli. Si tratta di uno dei borghi più vecchi d’Italia.
La Campania e i suoi borghi
La parola borgo, che deriva dal latino, stava ad indicare prima una fortezza poi paese popolato, di solito di piccole dimensioni. In Campania ce n’è per tutti i gusti. Ci sono quelli medievali che si sono sviluppati intorno ad un castello. Ci sono poi quelli con vista mozzafiato sul mare. Infine altri che sono immersi nel verde. Qualunque sia il posto dove sono ubicati, ci sono aspetti che li accomuna tutti. In ognuno di essi il ritmo della vita è regolare e il tempo trascorre a rilento. Le tradizioni sono consolidate e si tramandano da secoli, ne è un esempio l’arte culinaria legata indissolubilmente al patrimonio rurale. Qui sono tipici due prodotti fondamentali come i pomodori e la patata.
La sua storia
Angri brulica letteralmente di storia, sono tanti infatti i reperti archeologici ritrovati sul territorio. Qui si è combattuta nel ‘552 la celebre battaglia dei monti Lattari che stabilì il successo dell’impero romano d’oriente sui goti. Troviamo molti personaggi storici che nella maggior parte dei casi, sono in contrasto tra loro. Sotto la dominazione angioina la cittadina conobbe un notevole sviluppo, eguagliato solo quando era governata dalla famiglia Doria. Questi dominarono dal 17esimo al 18esimo secolo elevando Angri da semplice feudo a principato del distretto di Salerno. I Doria erano ricchi possidenti le cui proprietà arrivavano fino alla piana del Sele. Fu grazie a loro che iniziò un periodo di grande sviluppo per Angri.
Angri oggi
È una città moderna che non dimentica le sue origini e le sue tradizioni (molto radicate). Angri però è anche proiettata nel futuro, accanto all’industria conserviera vuole mostrare l’aspetto storico e artistico della città, sono molte le cose da visitare e scoprire. Su tutte ci sono la chiesa dedicata al patrono San Giovanni, il castello costruito dalla famiglia Doria e la fortezza.
Il castello
Fu la ricca e potente famiglia dei Doria a realizzarlo. Scelsero di farlo accanto alla fortezza angioina del ‘200. Oltre al castello troviamo un bel parco che ospita alberi secolari. Fu grazie a loro che iniziò un periodo di grande sviluppo per Angri. Il castello rappresenta in pratica il punto fondamentale della storia angrese. Vi troviamo una grande torre eretta per proteggere il resto della struttura. Questa è attorniata a sua volta da una costruzione circolare. Pochi anni addietro la struttura ospitava gli uffici comunali per poi essere restituita al patrimonio della collettività. Venne scelto come simbolo di rinascita economica ma soprattutto culturale della città
La chiesa di San Giovanni
Si trova pochi metri dal castello, costruita nel ‘300 , fu dimora del patrono San Giovanni. Il Santo viene festeggiato a fine giugno tra fede e folkrore. La cattedrale è molto amata dagli angresi. Un’altra cosa da visitare sono le statue dei sette dormienti in cartapesta. Un gruppo unico in Italia, non vi sono infatti altre statue o disegni che li rappresentino. Si tratta di un’opera risalente alla prima metà del VII secolo. Nessuno sa come vi siano arrivate né chi sia l’autore. Certo è che sono idolatrati come Santi sia dalla chiesa cattolica che da quella ortodossa. A loro è legata anche una bellissima leggenda.