La Regina Verde di Agropoli e la leggenda del suo amore perduto
Sono tantissime le leggende legate alla provincia di Salerno, in particolar modo alla zona del Cilento. Una di queste riguarda la cittadina di Agropoli e la sua “Regina Verde”.
Un mito che ha a che fare con l’arrivo dei Saraceni in Campania e che non ha una data o un tempo preciso, ma si ambienta tanti secoli fa.
L’arrivo dei Saraceni
Ad Agropoli lo sbarco dei Saraceni fu un momento alquanto particolare: la città era un luogo ricco e si trovava in una zona strategica del Cilento, affacciata sul mare e adatta al controllo (oltre che alle razzie) da parte dei nuovi invasori.
Fu facile conquistarla e, in breve tempo, il comandante si fece anche incoronare re della città, offrendo a sua figlia Ermegalda la carica di regina.
La fanciulla era di una bellezza straordinaria, ma c’era qualcosa che la distingueva dalle altre: il colore verde del suo viso, tant’è che, in pochissimo tempo, venne indicata da tutti come la Regina Verde.
La Regina Verde
Aveva tanti pretendenti la regina, ma nessuno riusciva ad interessarle… almeno fino a quando non incontrò, sulla spiaggia di Trentanova, un giovane pescatore. Si innamorarono a prima vista anche se lei, a causa del suo ruolo, non poteva di certo affiancarsi ad un uomo così semplice. Nonostante questo, incurante dell’etichetta, la regina continuò amare in segreto – come segreti erano i loro incontri – il suo pescatore.
Qualcosa, però, stava per separarli: un giorno, infatti, il giovane uscì con la sua barca per la battuta di pesca e non fece più ritorno. Una tempesta in mare lo travolse e lo uccise. La giovane regina, disperata, non poteva credere a chi le diceva che il suo amore non c’era più: dopo giorni di attesa, si gettò da un promontorio della città.
La compassione del Dio del Mare fu tale che, vedendo ciò, decise di trasformare la Regina Verde in una ninfa che ancora oggi, secondo la leggenda, si troverebbe a vagare nelle acque antistanti Agropoli.