Il Complesso degli Incurabili: Una storia di cura e fede tra Via Maria Longo e Via Domenico Capozzi

La Fondazione e l'Ospedale degli Incurabili risalgono al lontano 1521

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Napoli, una città dalle profonde radici storiche, è custode di preziosi tesori architettonici e culturali, tra cui spicca il Complesso degli Incurabili. Situato tra Via Maria Longo e Via Domenico Capozzi, questo luogo è impregnato di una storia unica e affascinante, legata alla cura dei malati e all’impegno religioso. Il tutto nacque grazie a Maria Lorenza Longo. La donna, vittima di una malattia che la paralizzava, guarì durante un pellegrinaggio a Loreto. La struttura rimane un punto di riferimento storico e culturale per Napoli e per l’intera Italia. La sua storia di dedizione alla cura dei malati, unita alla fede e alla spiritualità, ha lasciato un’impronta profonda nella memoria collettiva e continua a ispirare coloro che lo visitano.

La sua storia

La Fondazione e l’Ospedale degli Incurabili risalgono al lontano 1521, quando Maria Lorenza Longo decise di dare forma al voto fatto durante il pellegrinaggio a Loreto. Afflitta da una malattia paralizzante, Maria guarì miracolosamente e in segno di gratitudine, fondò l’Ospedale degli Incurabili. Questa struttura aveva l’obiettivo di fornire assistenza a coloro che, all’epoca, venivano ritenuti incurabili a causa della prima epidemia di sifilide di cui si abbia notizia. La malattia aveva iniziato a diffondersi a Napoli a partire dal 1495 con l’arrivo dell’esercito del re francese Carlo VIII (per questo motivo la sifilide fu detta anche “mal francese”).

Il ruolo di Maria Lorenza Longo

Maria Longo, nominata Rettore dell’ospedale, aveva il compito di gestire l’afflusso di pazienti, medici e servizi. Nel 1533, fondò anche l’Ordine delle Francescane del Terz’Ordine, noto a Napoli come “Trentatrè”, dal numero di religiose ospitate nel convento. In seguito l’ospedale non si limitò alla cura della sifilide ma si aprì anche a malattie diverse e all’accoglienza dei poveri. Il nome “Incurabili” rimase indissolubile e nel corso degli anni, la struttura crebbe fino a diventare la più grande e prestigiosa del sud Italia e tra le più importanti del paese. Nonostante un successivo ritorno della sua malattia, Maria visse fino al 1542, continuando a ispirare e dirigere la sua opera.

Santi e beati

Il Complesso degli Incurabili, nel corso dei secoli, ha visto la presenza di numerosi santi e beati, sia come medici che come religiose. Tra questi si ricordano San Gaetano Thiene, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, San Giovanna Antida Thouret, la Venerabile Caterina Volpicelli, il beato Ludovico da Casoria, il beato Bartolo Longo e San Giuseppe Moscati. Questi santi hanno contribuito a dare lustro all’ospedale e alla sua missione di cura e compassione verso i bisognosi. La fama di santità di Maria Lorenza Longo è sempre stata viva nell’Ordine delle monache Clarisse Cappuccine. Il processo di beatificazione è tuttavia cominciato solo nel XIX secolo. Maria Lorenza è stata beatificata il 9 ottobre 2021 a Napoli, sotto il pontificato di papa Francesco. La sua memoria liturgica cade il 21 ottobre. L’unico suo resto mortale, ossia il suo cranio, è venerato nella chiesa di Santa Maria di Gerusalemme.

L’architettura del complesso

La sua architettura è affascinante e racconta la sua storia. Due porte, poste sul lato sud e nord, conducono all’interno della struttura. Sul lato occidentale si trova l’ingresso all’ospedale, con il primo piano riservato agli uomini e il secondo alle donne. Di fronte, una scala a doppia rampa porta alla farmacia, ricca di storia e tradizione. Nell’edificio adiacente, si aprono gli ingressi della Cappella Montalto e della Chiesa di Santa Maria del Popolo, testimoni della fede e della spiritualità legate al Complesso degli Incurabili. A nord, troviamo la Chiesa di Santa Maria dei Bianchi, mentre a sud un imponente scalone conduce all’ex monastero delle Convertite, oggi sede del Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina. Questo museo è un’importante testimonianza dell’evoluzione della medicina nel corso dei secoli e rende omaggio al prezioso lavoro svolto all’interno del Complesso degli Incurabili, un punto di riferimento storico e culturale per Napoli e per l’intera Italia. Oggi è possibile visitarlo, offre ai visitatori la possibilità di conoscere un pezzo importante della storia di Napoli e della medicina moderna.

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