Il Carnevale di Saviano
Una festa dalle radici antiche e radicate
Il Carnevale è l’importante e colorata festa che viene prima della Quaresima. Inizia il mercoledì delle ceneri e termina il giovedì santo conducendo alle festività pasquali attraverso quelli che sono 40 giorni (quanti ne trascorse Gesù nel deserto) fatti di penitenze varie e preghiere.
Il paese di Saviano
Il nome della cittadina proviene dal latino, SABIDIUS. Il riferimento a Saviano più antico che si conosca si trova in un documento del 1109, ma è possibile che il sito fosse abitato addirittura prima dei romani. Nel medioevo il paese era una delle frazioni di Nola. Seguì un importante periodo di prosperità e ricchezza legato alle sorti del paese dei gigli. Nel 1867 divenne comune indipendente. Da un secolo e mezzo le bonifiche hanno contribuito a trasformare l’Agro Nolano in una terra fertile, dopo che per anni versava in uno stato malsano e di abbandono.
Il Carnevale
Si tratta dell’importante e colorata festa che viene prima della Quaresima. Quest’ultima inizia il mercoledì delle ceneri e termina il giovedì santo conducendo alle festività pasquali attraverso quelli che sono 40 giorni (quanti ne trascorse Gesù nel deserto) fatti di penitenze varie e preghiere. Nel passato era anche la festa della fertilità della terra che doveva tornare a fiorire e dare da mangiare dopo la stagione fredda. Il Carnevale quindi congiungeva questi riti con il buonumore. Il buon ridere vince sulla morte.
Il Carnevale di Saviano
Ha fondamenta antiche e radicate. Nei primi anni del secolo scorso erano tipiche le sfilate di carri decorati con motivi floreali, accompagnati da balli ed esibizioni di canto. Nel corso degli anni le sfilate sono state sempre più ricche e variegate, fino ad arrivare al 1982. E’ in quest’anno che si ha la nascita del Carnevale Savianese grazie alla Pro loco. Il Carnevale diventa un evento “istituzionale”, molto atteso dai vari quartieri, scuole e associazioni culturali. L’anno successivo viene coinvolta l’Amministrazione Comunale e Provinciale. Alla festa aderiscono sempre più persone, anche da altri paesi. Tutti sono contagiati dal Carnevale Savianese, moltissime sono le persone in strada, non solo bambini. Ciascuno è vestito con abiti adatti alla festa, pronti a divertirsi in quello che ormai è un appuntamento cult dell’anno.
I carri allegorici
Dai semplici carretti addobbati con fiori dei primi del novecento, si è passati nel tempo alla sfilata di carri allegorici sempre più numerosi. Oggi sono infatti ben tredici. La rivalità tra le contrade porta alla necessità di un’organizzazione severa con un proprio regolamento e statuto. I carri non sono solo aumentati di numero ma diventano sempre più sofisticati. Il tutto grazie allo svilupparsi di un artigianato locale che ha reso il Carnevale di Saviano tra i più importanti della Regione. Il pubblico non solo è spettatore della sfilata dei carri ma è anche parte integrante della festa stessa, che avviene in un contesto divertente, sano e sereno. Sono infatti vietate bombolette spray e simili che possono alterare quest’atmosfera goliardica.
Il gemellaggio col Carnevale di Patrasso
L’unione vincente è nata nel 2012. L’amicizia creata grazie al gemellaggio è diventata più consapevole e profonda nel corso del tempo. Lo scopo del legame non è solo un confrontarsi su: opinioni, osservazioni, riflessioni, emozioni e cooperazione, ma è anche e soprattutto ospitalità. Uno scambio di delegazioni dei Carnevali saranno infatti ospitate per una settimana. Il Carnevale di Patrasso iniziò nel 1830 con alcuni balli di persone mascherate nelle dimore dei ricchi mercanti. Le usanze di queste danze si sono evolute nel tempo. Oggi possiamo dire che si tratta di un mix di Carnevale italiano e feste pagane dell’antica Grecia. Non a caso il Carnevale è esploso nella città di Patrasso. Una città cosmopolita dove nuove idee e invenzioni trovano materiale fecondo per crescere ed evolvere.