Alla scoperta del fiume Calore

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Siamo nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, lungo il tratto più suggestivo in cui si snoda il Calore, uno dei corsi d’acqua più importanti nell’idrografia dell’Italia meridionale, che si contraddistingue per la sua bellezza e per la suggestione dei luoghi che attraversa.

Nato dal Monte Cervati questo fiume a carattere torrentizio ha plasmato nei secoli la morfologia del territorio. Insinuandosi tra vertiginose parentesi rocciose, attraverso anguste e profonde gole, ha determinato l’assetto faunistico dell’area circostante.

L’umidità e l’insistente filtraggio della luce solare, ad esempio ha favorito il radicarsi di una flora ripariale caratterizzata da ben 370 specie di felci.

Mentre la limpidezza delle acque consente alla lontra di trovare qui il proprio habitat ideale, come in rarissime altre zone d’Italia. Questo elegante predatore, considerato praticamente estinto pochi anni fa è ancora presente nelle acque dei fiumi del centro-sud. La lontra ha bisogno di acque pulitissime e rappresenta quindi un prezioso indicatore ecologico per i fiumi.

A offrirle un ambiente ideale è di certo il Calore, che scorre attraverso una lussureggiante vegetazione con boschi di acero, rovella frassino e ontano che si alterna alla macchia mediterranea, caratterizzata da mirto, corbezzolo, lentisco e ginestra.

Il fiume calore fa parte dell’oasi WWF insieme al ponte medievale di Magliano nuovo; ciò che colpisce dell’oasi è la valle che si può raggiungere attraverso un particolarissimo sentiero; lungo il percorso è possibile scoprire rapaci quali poiane, astori o falchi pellegrini che nidificano sugli inaccessibili costoni rocciosi a picco sul letto del fiume.

Il letto del fiume si presenta ghiaioso e puntellato da enormi e rotondi massi bianchi e favorisce la formazione delle cosiddette ” marmitte dei giganti” delle conche scavate nella roccia da vortici che le acque impetuose creano nei punti più stretti delle gole.

A tratti capita anche di scorgere i salti delle trote rosate laddove le acque sono più fredde, o di osservare picchi verdi e passeri solitari.

Speriamo di poter tornare presto a viaggiare in libertà alla scoperta di questi posti meravigliosi di cui è piena la nostra regione.

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