Sant’Angelo a Fasanella nel Cilento e i suoi due gioielli riconosciuti dall’ UNESCO

Un piccolo borgo cilentano con due tesori unici, riconosciuti dall'UNESCO e sconosciuti al grande pubblico.

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Una volta all’interno,  è visibile un pozzo rivestito da ceramiche napoletane del XVII secolo e lo stemma dei Caracciolo scolpito su pietra.

Il colpo d’occhio all’interno è molto suggestivo. Il Santuario si presenta come un’opera d’arte creata congiuntamente dalla natura e dall’estro umano.

Sono visibili stalagmiti sparse sul pavimento, cumuli di antiche tombe e, a circa cinque metri d’altezza, un’edicola a tettuccio accostata alla roccia.

Ad impreziosire il sito sono un organo, un pregevole altare seicentesco dedicato all’Immacolata e una statua della Vergine con Bambino attribuita alla scuola napoletana del trecento.

Grotta San Michele

Sant’Angelo a Fasanella è dunque un piccolo borgo, ricco di storia e natura, ma con due enormi tesori tuttavia poco conosciuti.

Per chi volesse girare il Cilento, Sant’Angelo può essere anche un ottimo punto di partenza per scoprire le altre bellezze ed attrazioni presenti sul territorio, come la costa cilentana o altri borghi come Caselle in Pittari.

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