Procida, tra cultura e spaghetti ai ricci di mare. Tu li sai fare?
Tutti i motivi di questa storica vittoria e i segreti di uno dei suoi piatti caratteristici
Procida, un’isola tutta da scoprire, se non ci sei mai stato, devi andarci!! E’ un piccolo scrigno pieno di tesori, potremmo dire, la cenerentola tra quelle campane, ma che non ha nulla da invidiare alle sorelle maggiori. Ha ispirato illustre produzioni cinematografiche (Il Postino) e letterarie ( L’isola di Arturo e Graziella ). Accogliente, selvaggia nella sua bellezza, un posto ricco di cultura e arte ma che vanta anche una tradizione gastronomica di spicco. Qui tratteremo anche degli spaghetti ai ricci di mare, il piatto d’eccezione della Procida da “mangiare”
La capitale della cultura 2022
“La cultura non isola” è lo slogan spumeggiante, come le sue onde che si infrangono sulle coste, ed ingegnoso che ha accompagnato Procida al titolo di “capitale”. Colori, odori, sapori, suoni, dimostrano che l’isola non vive solo d’estate, ma è capace di andare oltre le sue bellezze naturali. L’accoglienza ti copre fin dal primo approdo, i colori vivaci delle case, come se fossero dipinti da un pittore, resteranno per sempre nella tua mente. Sono i colori delle case dei pescatori di Marina di Corricella. Un borgo caratteristico dove i diversi colori servivano ad evidenziare le diverse abitazioni di ogni pescatore per riconoscerle da lontano. Ecco perché troviamo colori così accesi. E’ la vittoria storica di una piccola realtà, appena 3,7 km² ma densamente popolata (una delle più alte in Europa). Questo è forse un punto dolente della splendida Procida, uomini e mezzi devono coesistere in strade strettissime.
I punti di forza della vittoria
- Agenti del cambiamento, lo sguardo di una piccola realtà che va oltre i propri confini, li supera per guardare al mondo. Progetto ispirato all’agenda 2030 delle Nazioni Unite sulla sostenibilità.
- Imprese creative e culturali per promuovere principalmente nei giovani l’educazione alla creatività e sperimentare forme nuove di organizzazione culturale che possono produrre un cambiamento.
- Innovazione sociale e rigenerazione urbana perché Procida è un’isola del Mediterraneo ma appartiene al Mezzogiorno d’Italia, il quale si deve orientare ai giovani e diventare la conquista dell’innovazione.
- Turismo lento e di ritorno, la scelta di Procida ci permette di fare un’attenta riflessione sullo sviluppo del turismo in Italia.
Insomma, Procida con i suoi colori e la sua storia è il luogo ideale per rappresentare in pieno la bellezza della cultura italiana.
Gli spaghetti ai ricci di mare
Innanzitutto occorre sfatare una credenza popolare, non è vero che si mangiano solo le femmine dei ricci. Tra questi buonissimi e singolari(nella forma) frutti di mare quelli commestibili sono quelli con aculei colorati: marroni, rossicci, brunastri e violacei. Sono i cosiddetti Paracentrotus lividus. Quelli che invece non si mangiano sono i neri Arbacia lixula. Dei ricci si mangiano le gonadi e non le uova. Possono essere raccolti in specifici lassi di tempo dell’anno e la loro pesca è consentita solo se si è muniti di un’apposita licenza rilasciata dalla Regione. Purtroppo i pescatori di frodo ne fanno razzia. Notizia recente, sono in atto studi per creare un habitat che permetta l’allevamento per risolvere il problema della carenza. Personalmente li ho mangiati in uno dei ristoranti più famosi dell’isola, dietro consiglio di persone del luogo e li ho trovati semplicemente fantastici. Veniamo ora alla ricetta, è quella della cuoca più famosa dell’Isola, Libera Iovine prima stella Michelin .
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Ingredienti per 4 persone
- 400 g di spaghetti
- 120 g di polpa di ricci
- 1 spicchio d’aglio
- 6/7 pomodorini
- Bucce di limone
- Prezzemolo
- Menta
- Olio evo
- Sale
Preparazione
Mettere a cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata.
Mentre sono in cottura, rosolate l’aglio tagliato finemente assieme alle bucce di limone tagliate a striscioline e i sei o sette pomodorini tagliati precedentemente a cubetti.
A questo preparato aggiungete l’acqua dei ricci precedentemente conservata.
A cottura al dente togliete gli spaghetti dal fuoco ed aggiungeteli al sugo appena preparato, amalgamando il tutto ed aggiustando di sale.
Spostate la padella dal fuoco ed aggiungete i ricci, con il prezzemolo e la menta.
Fate saltare lo spaghetto ottenuto in padella e servite, il piatto è pronto!
Fonte delle foto: Ciro Arno