Napoli e i suoi misteri: L’inquietante leggenda del diavolo di Mergellina
Una donna bellissima innamorata solo di se stessa.
Napoli è una città fatta anche di misteri, leggende, miti e magie. Uno dei tanti misteri è legato alla bellissima Madonna Isabella, una donna che era corteggiata da tutti. Uno di questi era Diomede Carafa(futuro vescovo di Ariano), che aveva letteralmente perso la testa per la donna, corteggiandola per un anno intero. La bella Isabella aveva preso gusto a tenerlo sulle spine, un giorno incoraggiava le attenzioni dell’uomo, il giorno dopo era totalmente fredda e indifferente. Era innamorata solo di se stessa.
Leggende e storie di fantasmi a Napoli
La bellissima Napoli è un luogo dove miti e leggende si intrecciano e fanno parte della cultura partenopea. Il mito più famoso riguarda sicuramente l’origine della città stessa. La sirena Partenope, delusa dal rifiuto di Ulisse (che resistette al suo canto melodioso) si lasciò morire schiantandosi contro gli scogli. La corrente la portò vicino l’isolotto di Megaride, dove oggi si trova Castel dell’Ovo(un altro luogo avvolto da leggende). Il corpo fu trovato da alcuni pescatori che la portarono sulla terraferma, appena approdati il corpo della sirena svanì e la forma della città prese le sue sembianze. La testa a Capodimonte e i piedi a Posillipo. La leggenda del diavolo di Mergellina è riportata da Matilde Serao.
Madonna Isabella
La bellissima Madonna Isabella, una donna che era corteggiata da tutti. Uno di questi era Diomede Carafa(futuro vescovo di Ariano), che aveva letteralmente perso la testa per la donna, corteggiandola per un anno intero. La bella Isabella aveva preso gusto a tenerlo sulle spine, un giorno incoraggiava le attenzioni dell’uomo, il giorno dopo era totalmente fredda e indifferente. Aveva i capelli lunghi e biondi, una pelle bianca da sembrare porcellana, gli occhi verdi che facevano intendere tutta la sua freddezza, labbra rosse e carnose. Era una donna innamorata solo di se stessa.
Un anno di corteggiamento
Diomede Carafa le scriveva lettere d’amore nelle quali si alternavano passione, sentimento e a volte anche rassegnazione. Dopo circa un anno, quando Diomede stava per perdere le speranze di essere ricambiato, ecco che la bellissima Isabella dichiara di ricambiare il suo amore. L’uomo passò dalla disperazione alla gioia e alla felicità. Questa felicità purtroppo per lui durò poco. Dopo avergli confessato il suo amore, Isabella iniziò ad essere sempre più fredda e distaccata, quasi come se provasse gusto a far disperare il povero uomo. Addirittura lo tradiva con Giovanni Verrusio, amico d’infanzia di Diomede.
Il diavolo di Mergellina
Diomede Carafa divenne vescovo di Ariano. Tra le sue tante passioni vi era anche l’amore per l’arte. Nella chiesa di Piedigrotta, dove giace il Sannazzaro. Amico e pittore, realizzò uno splendido quadro. Si tratta di quello di Leonardo da Pistoia, dove San Michele atterra Lucifero, che è proprio il diavolo di Mergellina. Lucifero è rappresentato da una donna, la bella e perfida Isabella. La donna che ha fatto penare per circa un anno Diomede e una volta confessato il suo amore, iniziò ad essere sempre più fredda e distaccata, quasi come se provasse gusto a far disperare il povero uomo. Addirittura lo tradiva con Giovanni Verrusio, amico d’infanzia di Diomede.
Il quadro
Si racconta che il Carafa avesse commissionato il quadro a Leonardo da Pistoia per alleviare le pene d’amore causate dalla perfida donna. Il quadro raffigura infatti un bellissimo uomo che calpesta il diavolo che ha le sembianze di una donna tentatrice. Solo dopo che l’opera fu terminata il giovane trovò sollievo dalle sue pene d’amore. La leggenda del diavolo di Mergellina è riportata da Matilde Serao.