Liveri e il Santuario di S. Maria a Parete

Tra i luoghi di culto più suggestivi della Campania. Un viaggio tra fede, arte e cultura

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Il Santuario si trova in provincia di Napoli, nel comune rurale di Liveri. Questo piccolo paese è situato al confine tra l’area metropolitana di Napoli e il Vallo di Lauro ed è noto soprattutto grazie alla chiesa dedicata a Santa Maria a Parete. Essa è situata in località Cavallerizza, nel posto dove, la Madonna si manifestò ad una giovane pastorella, tale Autilia Scala. La ragazzina trovò non lontano dal luogo dell’apparizione, un’immagine della Vergine tra due angeli dipinta su un muro. L’atmosfera che si respira in questo luogo, soprattutto all’interno della chiesa, è inebriante.

Il Santuario

L’edificio, eretto nel XVI secolo, nasce intorno al piccolo tempio originario. La chiesa, facilmente visibile grazie all’ubicazione soprelevata sull’intera pianura, si collega alla strada grazie ad una particolare scala formata da 80 gradini in piperno. L’ingresso, anch’esso in piperno, presenta un portale molto lavorato al di sopra del quale è posta la data in cui è stata terminata la chiesa, ovvero il 1551. Ovvero appena 37 anni dopo le prime apparizioni della Vergine. Il portale è stato per ben due volte consecutive porta Santa, luogo cioè dove poter ottenere l’indulgenza plenaria. Il cuore del santuario è la cappella di S. Maria a Parete. E’ proprio dalla cappella che tutto ebbe inizio.

Fonte foto: inspirock.com

La sua conformazione

Il piccolo tempio nella Chiesa è stato ristrutturato per volontà di una famiglia benestante intorno al 1600 e per abbellirlo furono chiamati i più importanti pittori di scuola napoletana del tempo. Il tamburo ottagonale del tempio è dipinto con figure che rappresentano scene di vita della Madonna prese anche dai vangeli apocrifi.  La realizzazione degli affreschi è attribuibile ad un discepolo di Raffaello. A sinistra dell’edificio sacro si trovano un piccolo chiostro ed il museo del santuario. Qui si trovano frammenti di opere d’arte, dei marmi, lampadari e delle foto che ritraggono le opere d’arte distrutte da un incendio.

Autilia Scala

La Madonna si manifestò a questa giovane pastorella il 12 e il 13 aprile 1514. Nella prima la invitò ad andare dal conte Orsini, una persona molto pia. Questi però non la credette, la pastorella allora, delusa dal suo incontro ritornò nel luogo dove la Madonna si era manifestata. Ecco spiegato il motivo della seconda apparizione. La Vergine la rincuorò esortandola a ritornare dal conte. Le accarezzò il volto imprimendo sullo stesso l’impronta di una mano luminosa. Il pio uomo a questo punto le credette e tornarono tutti insieme sul luogo ripulendo dalle erbacce e dai rami  la parete dove era raffigurata la Santa Maria a Parete. Il nobile fece costruire così la prima cappella, la stessa adornata da un’altra famiglia benestante intorno al 1600.

Il culto mariano

Il culto mariano ha un’impronta così forte nel paese che nel 2005 ha potuto ottenere dal Papa la modifica dello stemma e della bandiera aggiungendo la dicitura “Civitas Mariae“. L’amore per Maria, si rinnova ogni anno e si tramanda nella festa di Santa Maria a Parete. La cerimonia religiosa inizia la terza domenica dopo Pasqua e dura una settimana. L’inizio è segnato da un Novena per richiamare i fedeli. Il rito culmina il sabato notte, dove si svolge la pratica religiosa della “Scala santa“. Gruppi di fedeli salgono le scale del santuario, cantano e pregano religiosamente, si inginocchiano o stanno in piedi, fino a raggiungere la chiesa, dove viene solennemente celebrata la sacra messa.

Gli oggetti sacri

Nel Santuario si trova la pietra sulla quale la Madonna poggiava i piedi quando appariva ad Autilia Scala. Il sasso è incastonato nel muro del tempietto ed i fedeli lo usano come strumento per chiedere la grazia. In pratica si tocca il blocco e dopo la parte malata. Un altro oggetto miracoloso è rappresentato da una piccola campana ritrovata nello stesso luogo dell’affresco della Vergine. Suonandola, si richiede di eliminare ogni dolore e difficoltà.

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