Le 5 opere di Street Art da vedere nel Cilento
La Street Art non è solo nelle grandi metropoli. Nel Cilento, da Battipaglia a Sapri, sono varie le opere che possiamo incontrare di firme autorevoli ed internazionali.
La Street Art è ad oggi la forma più diffusa nel panorama dell’arte contemporanea. Un’importante testimonianza della nostra epoca che trova le sue radici nella volontà di presenza dei ragazzi di New York e nel muralismo messicano.
Le città sono diventate musei a cielo aperto e la Street Art abbellisce ed emoziona la nostra quotidianità, cambiando volto a grandi e piccoli centri abitati.
Fra questi troviamo anche molte città del nostro Cilento.
Qui, da Battipaglia a Sapri, oltre alle tante bellezze naturali, si aggiungono opere di Street Art pregne di significato.
Millo, Battipaglia
A Battipaglia, sulla facciata dell’Istituto “A. Gatto”, troviamo il murale di Millo: “Take a look at The Wild Side” (guarda il lato oscuro).
L’opera realizzata nel 2015 per Urban Area racconta dei nostri sentimenti nascosti, come il malessere e la monotonia sempre più protagonisti della nostra società (ben prima della pandemia).
A questo lato emotivo si aggiungono le differenti sfaccettature dell’elemento cittadino, con una vastità di situazioni, elementi e dettagli che rendono viva la città.
Ella & Pitr, Quadrivio di Campagna
Nello stesso anno, a Quadrivio di Campagna, gli artisti francesi Ella & Pitr hanno realizzato “Eros”. Un’opera grande 3600 mq e piuttosto inusuale in quanto dipinta sull’asfalto.
Eloquente è il suo sottotitolo: “Come smettere di succhiarsi i pollici”. Fuori dal torpore, oltre la pigrizia, alzarsi, aprire gli occhi e provare a cambiare le cose. Una metafora esistenziale, un’esortazione mai banale, ed anche un suggerimento sincero per una piccola comunità.
Neve, Castellabate
A Castellabate ritroviamo una firma italiana con Neve, autore nel 2017 del primo murale in città intitolato “Leucosia”.
Come si può evincere dal nome si tratta di una sirena protagonista della mitologia greca, strettamente collegata con la cittadina.
Parliamo di una delle tre sirene presenti nella baia di Salerno il cui corpo si arenò proprio a Castellabate, dove ogni anni si tengono i “Concerti sull’acqua” a lei dedicati.
La storia e la tradizione dunque vivono nei colori profondi ed intensi di quest’opera.
Peeta, Agropoli
Gli amanti della tridimensionalità nel Cilento potranno apprezzare Peeta, altro artista italiano, che invitato nel 2017 dall’associazione a.DNA ha dato nuova vita all’ingresso del Liceo Scientifico Statale “A. Gatto”.
L’idea è quella di proporre una rilettura dell’architettura preesistente, scomposta e ricomposta attraverso uno studio meticoloso dell’edificio e dell’ambiente in cui l’opera è inserita. Il risultato finale è un pittura anamorfica che si estende su quattro facciate.
Si tratta indubbiamente di un murale particolare in cui la nostra interazione è necessaria, un modo anche per divertirsi e capire la giusta prospettiva. Per goderla a pieno, infatti, bisogna sostare sulla soglia interna del cancello di ingresso pedonale, da un’altra posizione l’opera cambia e perde la sua peculiarità.
Nemo’s, Sapri
A Sapri significativo è il lavoro svolto dal Festival Oltre Il Muro, nel 2013. Qui è possibile trovare artisti come Cyop&Kaf, Alice Pasquini o Nemo’s. Quest’ultimo è stato autore di un’opera piuttosto ironica: “Playing can kill tv” (giocare può uccidere la televisione).
Quante volte abbiamo sentito della tecnologia che uccide la socialità ed i giochi all’aperto?
Con quest’opera la prospettiva è opposta: è la televisione ad essere distrutta da un pallone.