L’emblema della città di Benevento: l’arco commemorativo dedicato all’imperatore Traiano

Un'opera unica al mondo che mantiene intatto il suo fascino

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Un’emblema non solo della città di Benevento ma di tutta la romanità. Costruito quasi 2000 anni fa, è oggi uno degli archi di trionfo meglio conservati al mondo. Il trascorrere del tempo non ha intaccato affatto il suo fascino dovuto alle sue prospettive maestose. Il monumento è giunto infatti a noi pressoché integro, sia nella struttura che nei suoi bellissimi e numerosi fregi decorativi. Quest’arco commemorativo, è dedicato all’imperatore Traiano che aprì la via Traiana. Un’alternativa o scorciatoia della via Appia, che diminuiva il tragitto tra Benevento e Brindisi.

Gli archi di trionfo

Erano monumenti molto comuni tra i romani. L’Arco Trionfale o Arco di Trionfo è una struttura a forma di un’enorme porta ad arco, generalmente costruita per commemorare sia le vittorie in guerra sia la semplice  costruzione di infrastrutture come ponti e strade. Alcuni erano progettati per durare per sempre, altri invece  archi temporanei, utilizzati per feste e processioni. Di solito solo gli archi costruiti a Roma sono definiti “trionfali”, perché solo in città si festeggiava una vittoria acclamando i trionfatori. Gli archi eretti altrove sono generalmente definiti “d’onore”, utilizzati per esaltare e pubblicizzare nuove opere pubbliche. In origine, gli archi erano semplici. In seguito, in epoca tardo imperiale, divengono ricchi di fregi scultorei decorativi. Sulla sommità, si trovano statue e carri guidati dall’imperatore.

La città di Benevento

Il primo grande momento della storia beneventana, poco conosciuta, è dovuto alle vicende dei Sanniti. Ci sono volute ben tre guerre per conquistare la città da parte dei romani. Solo nell’ultima di queste infatti, i Sanniti furono sconfitti e la zona divenne una colonia. Durante la seconda guerra punica fu più volte utilizzata come importante stazione dai generali romani per la sua vicinanza alla Campania e la sua robustezza come fortificazione. Proprio grazie ad una vittoria contro Pirro che Maleventum venne ribattezzata Beneventum. L’importanza e il benessere di Beneventum sotto l’Impero Romano è pienamente attestato da numerosi resti e iscrizioni. Anche il gran numero di monete coniate ne confermava la ricchezza. La sua fortuna è ovviamente dovuta al suo punto strategico privilegiato sulla via Appia.

Fonte foto: comune.benevento.it

L’Arco di Traiano di Benevento

Quest’arco commemorativo, è dedicato all’imperatore Traiano che aprì la via Traiana. Un’alternativa o scorciatoia della via Appia, che diminuiva il tragitto tra Benevento e Brindisi. Le due facciate principali dell’arco sono riccamente decorate con sculture. Le scene fanno riferimento alla pace e alla provvidenza, un auspicio per i cittadini e per la città. Fanno però riferimento anche alle guerre e alla provvidenza dell’imperatore nei confronti delle province. Il trascorrere del tempo non ha intaccato affatto il suo fascino dovuto alle sue prospettive maestose. Il monumento è giunto infatti a noi pressoché integro, sia nella struttura che nei suoi bellissimi e numerosi fregi decorativi. Proprio il suo stato di conservazione ne fa un’opera incomparabile.

Il fondo per il rilancio

L’opera è stata oggetto di lavori di restauro nel corso del tempo. Lavori che divennero urgenti dopo il terremoto del 1980. Garantire finanziamenti per l’Arco di Traiano e tutti gli altri monumenti simili in Italia era una prospettiva spesso sperata. La ristrutturazione dell’opera era affidata solo a finanziamenti occasionali. La svolta è finalmente arrivata. Il decreto firmato dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini il 17 gennaio dello scorso anno, ha avviato l’iter per l’attuazione del Fondo per la tutela e il consolidamento degli archi romani italiani. Anche se, bisogna dirlo,  rispetto al milione di euro proposto il contributo finanziario è inferiore. Se i monumenti di tutta Italia avranno la possibilità di usufruire del fondo, dovranno ringraziare il capoluogo sannita. Da Benevento è infatti  stata lanciata la proposta di rendere strutturale l’elargizione di soldi necessari per la salvaguardia degli archi romani.

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