Napoli è una città marittima. Come sappiamo il mare è l’habitat degli organismi marini che i più fortunati, come i pescatori subacquei o, più semplicemente, coloro che fanno immersioni possono osservare in primo piano. È uno spettacolo eccezionale, è come osservare un documentario dal vivo. Molte sono le specie che popolano i nostri mari e, molto tempo fa, furono avvistati anche degli squali e dei delfini. Per chi non fa immersione o non si è trovato al posto giusto al momento giusto, l’osservazione degli abitanti del mare non è preclusa. Infatti, c’è l’Acquario della Villa Comunale.
La sua storia
Esso fa parte della stazione zoologica Anton Dorhn ed è il più antico acquario europeo. La sua apertura al pubblico ebbe luogo nel 1874. L’intento principale dello zoologo tedesco, che dà il nome alla struttura, era quello di fornire risorse all’istituto e diffondere conoscenze e attirare l’interesse del grande pubblico. Quindi un progetto di divulgazione scientifica principalmente. Ospita circa trenta vasche che contengono più di duecento specie marine provenienti dal Golfo di Napoli. Ogni tanto arrivano tartarughe marine recuperate dal mare che sono state ferite. Ha una sezione fossili dove sono conservati a regola d’arte pesci fossili che sono stati trovati nel Golfo di Napoli. Si trova all’interno della Villa Comunale nei pressi dell’ingresso principale. È il luogo ideale dove portare i piccoli ad ammirare le creature marine che avranno la fortuna di ritrovare un giorno in televisione, sotto forma di documentari, o sui libri di scuola, dove potranno approfondirne le caratteristiche.