La festa dei Gigli di Nola tra fede e folclore

Uno degli eventi più famosi della Campania. Portare il Giglio è una prova di devozione

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La Festa dei Gigli è un evento popolare di origine cattolica che si tiene ogni anno nel comune di Nola. La festa ha come obiettivo quello di celebrare San Paolino, ovvero il Santo patrono. Si rievoca in pratica il suo ritorno in città  dopo una lunga prigionia avvenuta nella prima metà del V secolo. La festa fa parte della grande rete italiana delle macchine a spalla nonché Iscritta nel Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO da dicembre 2013. Un elemento caratteristico della Festa è la convivenza di piacere e dolore. L’intera manifestazione, infatti, ricorda la schiavitù e la deportazione che subirono i vecchi abitanti del paese. Il lato del dolore è dato anche dal  trasporto di pesanti macchinari adornati. Per quanto riguarda il lato piacevole, durante la cerimonia si hanno momenti allegri.

Le origini

Papa Gregorio decide di raccontare le vicissitudini subite dal vescovo di Nola al tempo dell’aggressione barbarica. Paolino, questo il suon nome, fu schiavo alla corte del genero del re dei vandali in Africa. Il Santo offrì i suoi beni e la sua libertà a patto che i nolani ridotti in schiavitù fossero liberati. Quando tornò libero nel comune, i cittadini per ringraziarlo, lo accolsero con dei gigli. Organizzarono inoltre un corteo in rappresentanza delle diverse corporazioni di arti e mestieri (Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto). Nei secoli, per ricordare il vescovo, si è passati dal giglio all’attuale obelisco ligneo alto 25 m e riccamente addobbato la cui costruzione avviene ai primi di giugno.

I gigli

Rappresentano una forma di macchina votiva a spalla. A partire dal XIX secolo raggiunsero le dimensioni attuali, ovvero circa 25 metri di altezza per un peso complessivo di oltre 25 quintali. La parte principale è la “borda”, l’asse su cui è imperniata l’intera intelaiatura. Le “barre” e le “barrette” (in napoletano varre e varritielli) sono le assi attraverso le quali le persone che lo trasportano lo sollevano e  lo spostano sulle spalle. Tali persone sono i cosiddetti “cullatori” (nella cultura napoletana cullature), nome che potrebbe scaturire dal moto oscillatorio prodotto, come se si cullasse un bambino. L’insieme delle persone (di solito 128) è chiamato “paranza”. Gli 8 gigli sono decorati da artigiani del luogo che utilizzano cartapesta, stucchi o altri materiali. Tali ornamenti si rifanno a temi religiosi, storici o attuali. Oltre ai Gigli si realizza una struttura somigliante ma più bassa, sopra la quale è posta una barca che ricorda quella utilizzata da  San Paolino per il suo ritorno a Nola.

La cerimonia

Si svolge il 22 giugno di ogni anno se arriva di domenica. La domenica seguente, se è un giorno infrasettimanale. Si tratta della sfilata degli 8 Gigli e della Barca, il tutto accompagnato da musica. Gli obelischi in legno hanno i nomi dalle antiche corporazioni delle arti e dei mestieri. L’ordine è il seguente:

  • Ortolano
  • Salumiere
  • Bettoliere
  • Panettiere
  • Barca
  • Beccaio
  • Calzolaio
  • Fabbro
  • Sarto

Gigli e Barca passano tra i tradizionali vicoli situati nella parte più antica del paese, al ritmo di musica suonata da una banda posta sulla piattaforma della struttura. Le insidie lungo il percorso non mancano, per questo è fondamentale avere un’ottima organizzazione tra paranza, capoparanza e caporali. Le attività si svolgono lungo un’intera giornata. Al mattino, Gigli e Barca vengono portati in piazza Duomo, la piazza principale di Nola, dove si tiene la solenne benedizione del Vescovo con la presenza della statua di San Paolino. Dal primo pomeriggio fino all’alba di lunedì, le strutture e i cullatori che le trasportano affrontano spettacolari prove di bravura e capacità.

La fede e il folklore

Tantissime persone affluiscono a Nola durante la festa per celebrare il Santo cittadino, protagonista assoluto insieme alla ballata dei Gigli. Lo stupore provocato da queste macchine votive a spalla che danzano a ritmo di musica, è enorme. La cerimonia è unica nel suo genere, è composta da un mix fatto di folklore e fede. La circostanza forse più attesa è quando i Gigli vengono issati da terra dalla paranza. Tutti muniti di fischietto e nacchere e vestiti con la caratteristica uniforme della corporazione. Per i Nolani la Festa dei Gigli rappresenta un momento emozionante, che attesta ogni anno, da secoli, la devozione per il loro patrono. Dal 2013, la Festa dei Gigli e della Barca di Nola è stata inclusa nel “Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità UNESCO”

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