Ischia, l’isola verde della Campania

Ischia è la terza isola più popolosa dell'Italia, dopo la Sicilia e la Sardegna ed è un meta ambitissima. Scopriamone il perché!

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Ischia è l’isola più grande dell’arcipelago flegreo ed è situata a nord del Golfo di Napoli. Sei sono i comuni in cui è divisa: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano d’Ischia.

I motivi per cui è visitata da turisti provenienti da ogni dove non meravigliano, basti pensare alle sue terme, al suo mare, al suo cibo, alle sue attrazioni naturale non, etc…Ecco dunque alcuni dei motivi per cui vale la pena di andarci.

Il castello Aragonese

Castello Aragonese a Ischia

Il Castello Aragonese è sicuramente una delle mete principali di Ischia. Fu costruito da Gerone di Siracusa nel 474 a.C. come fortezza e vedetta, infatti il primo nome della struttura era “Castrum Gironis”, ossia “Castello di Gerone” per l’appunto. Sorge su di uno spuntone di roccia nata da un’eruzione vulcanica.

Nel 315, a.C i romani conquistarono il territorio, compreso il castello. Nei secolo a venire, divenne poi rifugio contro i saccheggi dei Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Normanni, Arabi, Svevi e Angioini.

Nel 1441, Alfonso d’Aragona, colpito dalla sua bellezza, trasformò la fortezza in castello e vi trascorse i suoi giorni.

Una strada scavata nella roccia consente di salire nel castello. Ma partiamo dalla splendida Terrazza dell’immacolata che affaccia sul borgo di Ischia Ponte, sulla spiaggia dei Pescatori e sul monte Epomeo.

A seguire, la Chiesa dell’Immacolata con le sue pareti bianche, il Convento di S. Maria della Consolazione, il cimitero delle Monache che conserva gli “scolatoi”, sedie in muratura con un buco al centro su cui venivano posti i cadaveri delle monache e ciò che rimaneva di loro, finiva in un vaso collocato proprio al di sotto del buco. Ci pensa però il Belvedere del Convento a consolarci con la sua vista che va da Ischia Ponte al porto.

Non manca il museo “La casa del sole” con i suoi moderni quadri e le sue opere architettoniche. Si giunge poi al Carcere Borbonico e successivamente al Terrazzo degli Ulivi: giardino che vanta della vista del golfo di Napoli.

A strapiombo sul mare, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, della Madonna della Libera e la Cattedrale dell’Assunta.

Prima di uscire, è possibile visitare anche il Museo delle torture.

Il Fungo di Lacco Ameno

Il fungo di Ischia

Percorrendo la strada panoramica da Ischia porto per Casamicciola Terme, si arriva a Lacco Ameno, conosciuta per quello che è diventato il suo simbolo: il fungo.

Si tratta di una massa di tufo in mezzo al mare alto dieci metri, ai margini di una scogliera. Probabilmente si è staccato dal monte Epomeo a causa di un’eruzione ed è finito in mare dove ha poi assunto la forma di un fungo per via delle erosioni marine.

Lo scrittore Cervera racconta di come la pietra sia stata data in dono da madre natura a una coppia di innamorati naufragati in mare dopo essere scappati per salvaguardare il loro amore minacciato dai genitori. Il punto dove sarebbe poi sorto il fungo sarebbe quindi una sorte di dimora simbolica dei due giovani amanti.

Il monte Epomeo

Ischia, Monte Epomeo

Il Monte Epomeo è la montagna più alta dell’isola ed è un enorme blocco di tufo verde fuoriuscito dalla profondità delle terra a seguito di un’eruzione. Oggi è possibile percorrere i suoi sentieri e la sua cima, abbastanza facile da raggiungere dopo circa un’oretta di cammino ma il percorso diventa piacevole grazie a vallate verdi, pendii e rigogliosa vegetazione. Se invece non siete dei veri amanti del trekking, si può scegliere anche la strada più comoda, ossia quella asfaltata che da Serrara-Fontana conduce a una mezz’oretta prima della cima. E giunti a destinazione, la vista è spettacolare! Non a caso, il suo nome deriva dal greco “sovrastare”.

Non mancano le leggende: si dice che il monte sarebbe uno degli ingressi verso il regno sotterraneo di Agarthi, in quanto si credeva che la Terra fosse cava. Questo mito affonda le sue radici nel Medioevo dal vescovo Corrado di Querfurt, il quale raccontò di essere giunto in una misteriosa città sotterranea mediante un anfratto del monte e di essere stato cacciato da alcuni soldati fatti di aria.

Ancora oggi, il tutto è aleggiato dal mistero.

Il borgo di Sant’Angelo

Antibo borgo di pescatori, è un posto davvero affascinante in cui potersene stare in pace e in tranquillità. La zona è pedonale. I colori sono vivaci. I vicoli e le case sono caratteristici. C”è molto da visitare, come la piazzetta che si affaccia su di un istmo che funge da collegamento tra la Torre di Sant’Angelo e l’isola. O le spiagge con pareti rocciose  a strapiombo sul mare, anfratti, grotte e mare stupendo e pulitissimo. La presenza del corallo nero rende il posto davvero unico.

Il luogo è conosciuto anche per le sue terme e parchi termali, nonché per molti suoi alberghi lussuosi.

La parte bassa comprende dunque la piazzetta, il porto turistico circondato da bar, ristoranti e boutiques, la Torre. La Torre è un isolotto chiamato così per il fatto che un tempo, sulla sua sommità, c’era proprio una torre di avvistamento.

La parte alta è quella più prettamente religiosa con il cimitero, la Chiesa di San Michele Arcangelo e la Madonella.

 

Fonti foto: castelloaragoneseischia.com, blogdiviaggi.com, ischiatrekking.it

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