Il museo ARCOS di Benevento e il culto di Iside nel Sannio

Il museo ARCOS di Benevento nasce come museo di arte contemporanea, ma conserva anche la sezione egizia del Museo del Sannio.

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Nonostante le piccole dimensioni la città di Benevento può vantare una rete museale estremamente diversificata. La città può annoverare un’importante collezione egizia conservata presso il museo ARCOS.

ARCOS, ARte COntemporanea del Sannio

Il museo Arcos è stato inaugurato nel giugno del 2005 con la finalità di promuovere l’arte nel territorio del Sannio. Il museo oggi è sotto la direzione artistica di Ferdinando Creta con un rinnovamento continuo e ciclico delle proprie esposizioni. Non esiste una collezione propria del museo, quindi sono esposte mostre temporanee di artisti italiani e stranieri con un’attenzione particolare verso la produzione campana.

La sezione egizia del museo del Sannio

All’interno del museo Arcos sono conservati anche i reperti archeologici del tempio di Iside di Benevento. A dispetto di quanto si possa pensare effettivamente il culto di Iside era radicato nella città di Benevento. Importato dai romani, l’imperatore Domiziano fece edificare tra l’88 e l’89 d.C. un’importante tempio con materiali direttamente prelevati in Egitto. La provenienza dei materiali permette di annoverare il sito di Benevento come quello con la maggior concentrazione di manufatti egizi originali in loco al di fuori dell’Egitto.

Arcos, toro apis, https://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Iside_(Benevento)#/media/File:Muller_-_Il_culto_di_Iside_-_Tav_XXIII_a.jpg

Sotto il profilo del numero dei reperti quello di Benevento possiede un’inventario ridotto rispetto all’Archeologico di Napoli o il museo Egizio di Torino. Arcos però, rispetto a questi vanta reperti trovati nella stessa città di Benevento.

Il culto di Iside a Benevento

I reperti custoditi al museo Arcos provengono da Benevento e testimoniano una realtà diversa da quella di altri siti analoghi presenti in Italia e in Europa. Volendosi riferire alla qualità, quantità e numero dei reperti, quelli di Arcos sono un unicum che permette di ricollegare il sito beneventano a una vera e propria tradizione religiosa di stampo faraonico, unica in Europa e che permette un parallelo solo con quella dell’Egitto.

Secondo l’ipotesi avanzata dal tedesco Muller, i santuari di Iside presenti a Benevento dovrebbero essere almeno tre e articolati in un periodo che andrebbe dal I secolo a.C. al I secolo d.C. circa. I complessi si sarebbero andati a stratificare nel tempo ampliando l’area del santuario. AL primo periodo corrisponderebbero le statue in marmo chiaro, ma che non corrispondo ancora, sulla base dei dati in possesso oggi, a un’impianto di culto su vasta scala. Al secondo periodo corrisponderebbero invece gli interventi compiuti da Domiziano, ricalcando in pieno i fasti e lo stile egiziano, così come anche il terzo ampliamento corrispondente al culto di Osiride canopo.

Arcos, sfinge, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e5/Reperti_del_Tempio_di_Iside_di_Benevento_02.jpg/1280px-Reperti_del_Tempio_di_Iside_di_Benevento_02.jpg

Dove si trovava il tempio di Iside?

I ritrovamenti dei reperti non sono avvenuti tutti contemporaneamente, né tanto meno concentrati in un unico luogo, ma sparpagliati nel tempo e nello spazio dell’intera città. I primi ritrovamenti sono della fine del XIX secolo, mentre un’importante numero di reperti venne rinvenuto nel 1903 vicino il convento di Sant’Agostino. Bisogna considerare a ogni modo che il sito di Benevento rimase attivo fino alla fine dell’impero o comunque fino all’Editto di Tessalonica.

A oggi la posizione del tempio non è conosciuta. C’è chi ha ritenuto che il complesso o i complessi minori, fossero concentrati nei pressi di Sant’Agostino, chi invece nei pressi della chiesa di Santa Sofia dove anche sono stati ritrovati dei reperti, altri ancora hanno ritenuto che la sede fosse nei pressi dell’odierno palazzo vescovile perché in corrispondenza del vecchio foro romano dove la via Appia e la Latina si incontravano. Durante l’antichità e il medioevo spesso i luoghi di culto sorgevano lungo le principali vie di comunicazione o dove vi erano importanti snodi viari.

La sovrapposizione di luoghi di culto diversi nel tempo non deve certo stupire. Spesso i luoghi di culto e santuari cristiani si sono sovrapposti nel tempo a quelli pagani.
A oggi in piazza Papiniano vi è integro uno dei due obelischi che delimitavano il tempio di Iside.

Il percorso nel museo Arcos

Il percorso museale è articolato secondo un’itinerario in cui il visitatore segue un percorso di iniziazione attraverso le sale del tempio. Quello di Arcos è sicuramente un luogo unico e intrigante che desta le sorprese del visitatore che non solo può ammirare uno spaccato, forse atipico, della Campania, ma che rimane anche aperto a nuove scoperte.

Arcos, sezione egizia, https://retemuseale.provincia.benevento.it/arcos-sezione-egizia

Il museo Arcos si trova a Benevento, in Corso Garibaldi 1.

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