Il Castello medievale di Arechi, tra storia e leggende

Il Castello di Arechi è un sito medievale che prende il nome dal duca longobardo Arechi II. Esso vanta una storia molto importante, che giunge sino ad oggi.

0 3.037

Oggi parliamo di un castello dalla storia molto particolare e varia, che comprende un’incredibile leggenda e un’inimmaginabile curiosità!

Il Castello medievale di Arechi è un meraviglioso sito salernitano, ubicato sul monte Bonadies, ad un’altezza di circa 300 metri sul livello del mare.

Bondies significa letteralmente “Buongiorno” e questo nome rispecchia perfettamente la sua posizione, in quanto non solo si tratta della parte più alta della città, ma è anche la prima bellezza di carattere naturale ad essere baciata dal sole che sorge ad est.

Naturalmente, grazie alla sua altitudine, si può godere di un panorama mozzafiato che affaccia sullo splendido golfo e sulla meravigliosa città.

Storia

Questa antica fortezza prende il nome dal duca longobardo Arechi II, che promosse la manutenzione al fine di rafforzarne le mura e grazie al quale ha assunto una notevole importanza militare nel XVIII secolo, essendo utilizzato per la difesa della città. Divenne, per questo, sede strategica per Salerno e residenza della corte del Ducato di Benevento.

Per ciò che concerne la data di edificazione del castello, tuttavia, i pareri sono discordanti: alcuni ricercatori, grazie a ritrovamenti goto-bizantini, credono sia da attribuire una fase principale di costruzione a quest’epoca, altri invece, reputano di epoca tardo romana la costruzione del primo forte sul colle Bonadies.

Senza dubbio, comunque, si fa risalire al VI secolo d.C. il primo impianto costruttivo del castello. Solo dopo la guerra greco-gotica nacque un castrum con l’aiuto di Narsete, generale bizantino, il quale edificò la torre con un unico scopo, ossia quello di controllare, in tal modo, il porto sottostante.

Ritornando ad Arechi II, però, fu lui a ideare un vero e proprio sistema difensivo triangolare grazie alle forti mura del castello che abbracciavano i pendii del monte Bonadies proteggendo, così, Salernum.

Anche i popoli successivi si resero conto delle enormi potenzialità difensive del luogo, apportando, peraltro, sempre qualche modifica all’apparato.

I Normanni, ad esempio, crearono la Bastiglia, edificando un sito dove poteva essere possibile a tutti i costi visionare per bene ciò che non era guardabile dal castello; mentre gli angioini, furono avvezzi alla costruzione di un sistema termale, chiamato balenum.

La struttura del castello è davvero molto caratteristica: la parte centrale è protetta da torri, ognuna unita all’altra mediante una cinta muraria.

La leggenda

Come tutti i castelli che si rispettano, anche il Castello medievale di Arechi è avvolto da una leggenda che ha come protagonisti i suoi luoghi esclusivi: si dice che, durante gli attacchi dei nemici, venissero lanciate delle gigantesche pietre grazie al prezioso aiuto di macchine ancora più potenti e grandi.

Da queste azioni deriverebbero numerosi percorsi segreti, che dal castello arrivano sino alle vecchie torri d’avvistamento delle mura (è il caso di Forte la Carnale).

Ugo Foscolo al castello

Questo luogo, dotato di tanta bellezza, e per lungo tempo lasciato dell’incuria più profonda, è stato visitato da un ospite d’onore: Ugo Foscolo! Egli si recò lì nel lontano 1812, dopo essersi diretto a Salerno. Il poeta, fortemente affascinato da questo luogo, perché situato sul colle di una delle alture più spettacolari della Campania, lo considerava un vero paradiso.

Ma non solo! Foscolo fu così colpito dalla bellezza dei luoghi e dalla maestosità di questo monumento, che ambientò all’interno delle sue mura la tragedia intitolata “Ricciarda”.

Fortunatamente, poi, da anni la gestione è passata a mano privata e i lavori di restauro hanno reso questo sito ancora più accessibile.

A lungo lo stato di abbandono del castello è stato un cruccio per un luogo così meritevole. Nel 2001 è stata anche riaperta la Bastiglia e oggi è un luogo perfetto, dedicato agli eventi che acquisiscono un maggior pregio e rilievo grazie alla sala espositiva.

Inoltre, dal 2009 è anche sede di un museo che colleziona antiche ceramiche, vetri e metalli per lo più riscoperti durante le operazioni di scavo degli anni 90 e restauro degli anni 70 e 80.

Ciò che è certo è che il nostro Castello, circondato finanche da percorsi naturalistici davvero suggestivi e incantevoli, ha una storia che racchiude in sé molta magia.

Foto: Terredicampania

Fonte: https://www.ilcastellodiarechi.it/location/architettura_360.xhtml

Lascia un Commento

Verified by MonsterInsights