Il Castello Ducale di Marigliano: custode della storia e della tradizione
Un'antica fortezza che racconta secoli di vicende nobiliari e cambiamenti architettonici.
Campania Felix la chiamavano gli antichi. Tradotto dal latino questo nome vuol dire Campania Felice, oppure Fortunata. Già nel passato la nostra regione era una terra ricca di cultura e tradizioni, con un clima mite e un terreno fertile grazie alla presenza di alcuni fiumi e del Vesuvio. Plinio il Vecchio, celebre storico scomparso durante l’eruzione del Vesuviodel 79 d.c. , amava moltissimo questa regione e per sottolinearne la ricchezza e la bellezza coniò la dicitura Campania illa felix. Una regione ricca di storia, bellezze naturali, prelibatezze gastronomiche e resti di un passato ricco di storia. Proprio tra questi resti si colloca Il Castello Ducale di Marigliano.
Marigliano
Situata a circa 20 chilometri da Napoli, Marigliano è una pittoresca cittadina della Campania che vanta una ricca storia, un patrimonio artistico di pregio e una bellezza paesaggistica mozzafiato. Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando era un piccolo villaggio chiamato “Marianum”. Nel corso dei secoli, la città ha conosciuto diverse dominazioni, dai Normanni agli Angioini fino agli Aragonesi, lasciando tracce indelebili nel suo patrimonio architettonico e culturale.
Un gioiello architettonico
Il centro storico della cittadina è un vero e proprio gioiello architettonico, con chiese antiche, palazzi signorili e vicoli suggestivi. Tra i monumenti più importanti ricordiamo il Castello Ducale, una maestosa fortezza risalente al XII secolo, il Duomo dedicato a San Giovanni Battista, un imponente edificio in stile barocco e la Chiesa di Santa Maria della Sanità, che custodisce preziose opere d’arte. Marigliano è una città che ha molto da offrire ai suoi visitatori. Con la sua ricca storia, il suo patrimonio artistico, la sua tradizione culinaria e la sua bellezza paesaggistica, la cittadina è un vero e proprio tesoro nascosto in Campania che vale la pena scoprire.
Il Castello Ducale di Marigliano
Si erge fiero come la prima linea di difesa e controllo del centro abitato di Marigliano. Le sue radici affondano nel lontano 1134, quando appartenne al normanno Roberto di Medania, conte di Acerra, secondo quanto riportano alcune fonti storiche. Situato lungo il circuito murario normanno e angioino, l’edificio, realizzato in tufo giallo e pietra lavica, si distingue per le sue quattro imponenti torri cilindriche agli angoli.
Un avvicendarsi di illustri casate
Nel corso dei secoli, la fortezza ha visto avvicendarsi illustri casate del territorio, dalle dinastie degli Angiò agli Aragona ai Carafa, fino alla cessione nel 1633 alla famiglia dei Mastrilli, che ottenne il titolo di duchi di Marigliano. Furono gli ingenti lavori svolti nel XVIII secolo a dare al castello l’aspetto attuale, distante dal suo originario carattere medievale.
Dopo la morte dell’ultimo proprietario, Giulio Mastrilli, l’edificio passò alla famiglia della moglie. Nel 1935, fu acquistato dalla Provincia napoletana della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, che ne è tutt’oggi proprietaria. Negli ultimi anni, il Castello Ducale ha suscitato un crescente interesse culturale ed è stato oggetto di progetti volti a renderlo noto al di fuori dei confini di Marigliano, aspirando a diventare un vero e proprio attrattore turistico e culturale della regione.
Un patrimonio da preservare e valorizzare
Il Castello Ducale di Marigliano non è soltanto una testimonianza del passato glorioso di questa terra, ma anche un patrimonio da preservare e valorizzare per le generazioni future. Grazie all’impegno delle autorità locali e degli enti culturali, sono stati avviati numerosi progetti di restauro e di valorizzazione del castello, al fine di conservarne l’incanto e renderlo accessibile a un pubblico sempre più ampio.
In un’epoca in cui la frenesia della modernità rischia di offuscare le tracce del passato, luoghi come questa fortezza rappresentano un’oasi di storia e cultura. Un rifugio dove il tempo sembra essersi fermato per permettere ai visitatori di riscoprire le proprie radici e di apprezzare l’eredità lasciataci dai nostri antenati.