Campania terra di pellegrinaggi: le mete da non perdere

Scopriamo i luoghi culto del turismo religioso campano.

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La Campania è una terra davvero ricca. Tante e differenziate sono al suo interno infatti le attrattive che richiamano un vasto pubblico turistico, diversamente composito e peculiarmente interessato a quella o a quell’altra caratteristica tipica della zona.
Tra le attrattive turistiche della regione, rientrano innumerevoli centri di interesse religioso. E, tra questi, ve ne sono alcuni importanti meta di pellegrinaggi, da non perdere per i fedeli interessati al turismo religioso. Un territorio ricco di luoghi “sacri” da visitare, che a pieno diritto si sommano alle mete internazionali per pellegrinaggio più interessanti.

Le mete in Campania

Sono davvero tanti i pellegrinaggi campani di notevole portata, per cui elencarli tutti potrebbe rischiare di risultare alquanto dispersivo. Ma fare una cernita tra questi locus religiosi d’impatto è possibile ed efficace.
Ecco a seguire, perciò, quelli assolutamente da non perdere per chi visita questa meravigliosa regione, ai quali si può accedere anche grazie al noleggio di pullman adibiti proprio ai pellegrinaggi.

Il Duomo di Napoli

Il Duomo della città di Napoli è incredibilmente noto in tutto il mondo. Ciò perché non si tratta soltanto di una notevole edificazione, molto bella da ammirare e da visitare, ma perché è la location di un miracolo, del miracolo per eccellenza della città di Napoli.
Migliaia di turisti, ogni anno, si dirigono in pellegrinaggio al Duomo della città metropolitana di Partenope per assistere allo scioglimento del sangue del Patrono assoluto di Napoli: San Gennaro.
Ben tre volte, durante il corso dell’anno solare (durante il sabato che precede la prima domenica del mese di maggio, nella giornata del 19 settembre e, ancora, nel corso del 16 dicembre), i fedeli e i curiosi possono assistere a quest’evento immancabile.
Secondo la tradizione, dallo scioglimento, o dal mancato scioglimento del sangue del Santo Patrono, deriverebbero le sorti positive o avverse della città.

Pietralcina

Immancabile risulta essere la visita a Pietralcina per i fedeli tutti.
La cittadina appartenente alla provincia di Benevento è davvero molto nota al turismo religioso, incredibilmente presente in zona. Ciò accade perché Pietralcina non è soltanto una caratteristica località nella quale passare una giornata diversa, ma corrisponde a un luogo da non perdere per chi ama la storia di Padre Pio, o per chi ne è affascinato.
San Pio era infatti originario di quella terra tra le colline del Sannio. Ed è lì che visse ed è proprio nella stessa località che ricevette le stimmate.
A Pietralcina perciò si può visitare la chiesa nella quale ricevette il battesimo, la Chiesa di Sant’Anna, quella che gli fu edificata, la Chiesa della Sacra Famiglia, il piccolo museo nel quale sono ancora oggi conservati degli oggetti appartenenti al Santo e delle sue reliquie e, inoltre, è possibile visitare la cella che fu sua nel Convento dei frati minori Cappuccini.

Il Santuario di Montevergine

All’interno della provincia di Avellino, precisamente nella frazione di Mercogliano, è situato uno dei luoghi più apprezzati dal turismo religioso dell’intera Italia: il Santuario di Montevergine.
Quasi un milione e mezzo di fedeli, ogni anno, si reca proprio del luogo religioso edificato da San Guglielmo da Vercelli, un frate eremita che decise di fare di Mercogliano la sua casa e che ivi costruì questa notevole struttura.
Durante la vita del frate in questione, nel periodo trascorso nella piccola provincia, molte guarigioni avvennero nella zona, e furono tutte attribuite all’uomo di fede. Questa fama si diffuse su larga scala, al punto tale che numerosi frati decisero di seguirlo e di vivere assieme al dotato uomo religioso.
E il Santuario di sua mano è oggi ancora in piedi, a ospitare i fedeli in pellegrinaggio col fine di chiedere favori al santo, del quale, all’interno della struttura, sono ancora conservati i resti, resti che oggi, oltre 400 anni dopo la sua morte, sono miracolosamente ben conservati senza aver subito trattamento alcuno.

Il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei

Il Santuario sito a Pompei ospita ogni anno oltre quattro milioni di pellegrini, soprattutto per la Supplica alla Regina del Santo Rosario che avviene durante l’otto maggio e nel corso della prima domenica di ottobre.
La Supplica in questione è di pugno dell’avvocato Bartolo Longo, il quale la scrisse nel 1883.
L’uomo era un grande religioso, di una fede tanto forte da decidere di promuovere la costruzione di una chiesa che fosse dedicata al Santo Rosario.
L’enorme Santuario è infatti stato costruito attorno a un dipinto risalente al 1600, dipinto dietro il quale si sviluppò una grande affezione da parte di tutti, e di Bartolo Longo in primis.
L’opera raffigura la Madonna nell’atto di donazione di un rosario a San Domenico di Guzman. La tela in questione fu oggetto di numerosi miracoli a essa attribuiti e perciò, man mano, sempre più persone cominciarono a venerarla, incluso Longo che ne fece partire un culto vero e proprio, al punto tale da decidere di costruirle una chiesa.
La storia dei miracoli dell’opera è ancora vivida tra la gente, che si dirige fino al Santuario nella speranza di ricevere da essa l’ennesimo favore o semplicemente nel desiderio di beneficiare dell’ambiente positivo e speranzoso presente all’interno della struttura.

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