Agerola, laddove il fiordilatte regna sovrano

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Agerola sorge ad oltre 600 metri d’altezza sui Monti Lattari, a cavallo tra la costiera sorrentina e quella amalfitana. Il paese è famoso principalmente per due prodotti locali: il fiordilatte e il Provolone del Monaco.

Il fiordilatte di Agerola

Il fiordilatte di Agerola rappresenta una tipicità valorizzata e difesa dall’Unione Europea. Si tratta di un formaggio fresco a pasta filata, ottenuto con latte intero crudo di vacca, proveniente da più mungiture, nell’arco di 16 ore. Affinchè il fiordilatte venga prodotto nel migliore dei modi, infatti, il latte va consegnato freschissimo.

Questo prodotto caseario è il più rinomato in assoluto, eccezionale da mangiare fresco, ma ottimo anche da impiegare in diverse preparazioni culinarie. È famoso proprio grazie al suo utilizzo sulla tradizionale pizza napoletana, ma anche nella preparazione di primi e secondi piatti, come la celebre mozzarella in carrozza.

Il latte con cui viene preparato proviene dalla pregiata razza bovina agerolese, che rende il prodotto ancora più gustoso per le peculiari caratteristiche organolettiche e qualitative che assume in seguito a questa unione.

Chi si ferma ad Agerola non può non assaggiare questo prodotto tipico. L’aria salubre e la vicinanza al mare attirano migliaia di turisti ogni anno e, la maggior parte di essi, si fermano a degustare tutti i latticini provenienti dalla zona.

La lavorazione

La lavorazione inizia portando il latte alla temperatura di 38°C e aggiungendo il siero derivato dal latte di vaccino crudo. Successivamente, viene aggiunto il caglio liquido di vitello e lo si lascia coagulare per 20-40 minuti. Così facendo, si ottengono piccoli granuli, grandi quanto delle nocciole. Nel giro di 3-5 ore avviene la maturazione della cagliata, attraverso un processo di fermentazione naturale, in cui è vietato inserire acidi organici di origine chimica. A questo punto, la cagliata viene ridotta in listarelle poste all’interno di recipienti, dove viene poi lavorata in acqua calda. La mozzatura viene realizzata a mano o con appositi macchinari e, una volta ottenuti i pezzi, vengono fatti rassodare in recipienti d’acqua fredda. Infine, vengono immersi in salamoia per la salatura.

Grazie alla malleabilità del prodotto, il fiordilatte viene lavorato in diverse forme, come la famosa treccia

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